0.1 briciole.
0.2 LEI s.v. *brisiare (7, 522.17).
0.3 Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.): 1.
0.4 Att. nel corpus solo in Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.).
0.7 1 Frammento residuo di cibo.
0.8 Maria Clotilde Camboni 03.06.2001.
[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 50, pag. 151.4: Ora è venuto a tanto che disidera di potersi alcuna volta levarsi la fame de' minuzzoli e delle briciole che caggiono dalla mensa...
[2] f Espos. Vangeli volg., XIV (tosc.): Disiderava d'esser satollo delle briciole e minuzzoli del pane, che cadevano dalla mensa del ricco.|| Crusca (5) s.v. briciolo.
[3] F Vite dei Santi Padri, XIV (tosc.), Vita di Sant'Alessio: io ti prego che me pellegrino tu riceva in casa tua, e che tu mi faccia nutricare de le briciole de la mensa tua... || De Luca, Prosatori, p. 1144.
[4] F Neminem laedi volg., XIV (tosc.), cap. 7: Lazaro, che moriva di fame, non poteva avere pur delle briciole, che si gettavano via. || Sorio, S. Giovanni Grisostomo, p. 109; l'ed. annota che il cod. ha la forma brisciole.
[u.r. 30.04.2009]