BRODA s.f.

0.1 broda.

0.2 Da brodo.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 2.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Ingiurie lucch., 1330-84, [1363].

0.7 1 Liquido di cottura dei cibi. 2 Acqua sporca, fangosa.

0.8 Maria Clotilde Camboni 22.07.2001.

1 Liquido di cottura dei cibi. || In partic. con connotazione neg., come liquido spregevole e disgustoso: cfr. [2], [4].

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 6, pag. 54.13: Poi che io usai qui, ho io ogni dì veduto dar qui di fuori a molta povera gente, quando una e quando due grandissime caldaie di broda, la quale a' frati di questo convento e a voi si toglie, sì come soperchia, davanti...

[2] Gl Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VIII (i), par. 64, pag. 461.16: Il proprio significato di «broda», secondo il nostro parlare, è quel superfluo della minestra, il qual davanti si leva a coloro che mangiato hanno: ma qui l'usa l'autore largamente, prendendolo per l'acqua di quella padule mescolata con loto, il quale le paduli fanno nel fondo, e per ciò che così son grasse e unte come la broda.

[3] Ingiurie lucch., 1330-84, 194 [1363], pag. 58.1: - Io farò che tu no(n) strai più a bere la broda di Bagnaia.

[4] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 182, pag. 13: A noia m'è chi è sì mal nodritto / ch'a ttavola usi di bersi la broda, / sì chome porcho di porcile uscito.

2 Acqua sporca, fangosa. || Cfr. anche 1 [2].

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 8.53, vol. 1, pag. 132: E io: «Maestro, molto sarei vago / di vederlo attuffare in questa broda / prima che noi uscissimo del lago».

[2] Jacopo Alighieri, Io son la morte, a. 1349 (fior.), 54, pag. 96: E tu lussurioso, sei fetente, / Che di porcina schiatta pari uscito, / E di broda e di fango sempre sente / La donna che consente al suo marito, / Con offesa di Dio e sua vergogna, / Variando per tempi modo e sito!

[u.r. 26.09.2008]