BRONCIO agg./s.m.

0.1 bronci, broncio.

0.2 LEI s.v. *bronk-; *pronk-; *bron(k)ki- 'ciò che spunta; sporgente' (7, 724.36).

0.3 Ristoro Canigiani, 1363 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ristoro Canigiani, 1363 (fior.); Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

0.5 Locuz. e fras. portare broncio 1.1.

0.7 1 In atteggiamento corrucciato e rattristato. 2 Sost. Manifestazione di malumore e ostilità. 1.1 Locuz. verb. Portare broncio.

0.8 Maria Clotilde Camboni 24.07.2001.

1 In atteggiamento corrucciato e rattristato.

[1] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 6, 18.3, pag. 76: incontanente el re, crucciato e broncio, / a la casa le trombe faceva ire...

2 Sost. Manifestazione di malumore e ostilità.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 14, 1-15, pag. 325.28: E questo finge l'autore, perchè li spiriti che à introdutto a parlare, come apparrà di sotto, siano di Romagna, e quello che è ammonito che parli dolcemente fu omo molto superbo e sdegnoso, e parlava sempre quando era nel mondo con bronci e con sdegno, sicchè però finge che l'ammonisse che parlasse dolcemente.

1.1 Locuz. verb. Portare broncio.

[1] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 21.3, pag. 54: La 'ngiustizia è un vizio tanto sconcio, / Vituperevole a Dio e al mondo, / Che ciaschedun gli dovre' portar broncio.

[u.r. 07.07.2022]