BRULLO agg.

0.1 brolli, brollo, brulla, brullo.

0.2 LEI s.v. *brull-, *brill- (8, 818.11).

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Spogliato della vegetazione o di una copertura, nudo. 2 Fig. Privo di valore o di potere.

0.8 Fabio Romanini 08.10.2001.

1 Spogliato della vegetazione o di una copertura, nudo.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 34.60, vol. 1, pag. 590: A quel dinanzi il mordere era nulla / verso 'l graffiar, che talvolta la schiena / rimanea de la pelle tutta brulla.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 9.39, pag. 279: Sopragiunse: «Di tutti i pesci, nullo / è da notar per maggior maraviglia / de l'echin, ch'a vederlo è poco e brullo. / Questo ha la schiena ch'un arco somiglia, / piena di squame agute e paion ferra, / con cui in mezzo il mar la nave piglia.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 27.4, pag. 331: Per la marina salvatica e brulla / in fino a essa fu la nostra via, / col vento che di là più dritto frulla.

[4] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 8 [accidia], 8, pag. 52: Cotal me son, qual m'era ne la culla; / non ho piú pie' né piú mane né occhia; / gracido e muso come una ranocchia, / scalza e ignuda, con la carne brulla.

[5] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 34, pag. 490.18: Qui dice che al primo il mordere de l'una de le boche de Lucifero era niente Verso el graffiare, che talvolta la schena rimanea brulla, idest scoperta de la pelle.

[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.360, pag. 161: Leva, / leva, / che brullo me ne venni / in una penna, / lasciai il calamaio e la penna, / che scrisse / insino a questo ciò che vi si disse...

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 306.14, pag. 369: E 'l vestir bianco non rileva un frullo; / se 'l core è nero ed è torta la zanca / nel fine si ritruova tristo e brullo.

[8] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.274: "Se voi godere, - or udirai solazo: / el venne un pazzo - e zucò meco al sozzo; / io l'é lassato mozzo - senza nulla, / con la sua testa brulla / che non val una frulla - en mal viagio...

2 Fig. Privo di valore o di potere.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 93.23: - O misera gente, non vi vergognate voi, con cosí cattivi cavalieri di popolo, e con cosí misero popolazzo e uomini tutti poveri e brolli, di richiedere di battaglia i re e' baroni e tutta la gentilezza del mondo, a' quali, per li gran fatti di loro antecessori, è dato tutto 'l mondo a segnoreggiare e a godere?

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 14.91, vol. 2, pag. 237: Questi è Rinier; questi è 'l pregio e l'onore / de la casa da Calboli, ove nullo / fatto s'è reda poi del suo valore. / E non pur lo suo sangue è fatto brullo, / tra 'l Po e 'l monte e la marina e 'l Reno, / del ben richesto al vero e al trastullo...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 8, terz. 12, vol. 1, pag. 88: Morto Currado, rimase Signore / Manfredi della Magna pe 'l fanciullo; / ma di Cicilia ebbe poco l'onore: / Papa Innocenzio quarto ne 'l fe brullo; / che come con su' oste intrò nel regno, / tutto si volse, come volge il frullo.

[u.r. 26.09.2008]