BRUSCO (1) agg./s.m.

0.1 broschi, broscho, brusca, brusche, bruscho, brusco.

0.2 DEI s.v. brusco 1 (lat. mediev. [vinum] bruscum).

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Stat. pis., a. 1327.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Locuz. e fras. in sul brusco 1.3.1.

0.7 1 Di sapore aspro (detto del vino). Anche sost. Qualità di vino aspro. 1.1 Fig. [Rif. ad una persona]. 1.2 [Detto di un discorso:] pungente, mordace. 1.3 [Detto del tempo:] avverso.

0.8 Rossella Mosti 29.01.2001.

1 Di sapore aspro (detto del vino). Anche sost. Qualità di vino aspro.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 2, pag. 140.8: Il vino bianco bruscho chiaro che no vuo bene aqua è meno chaldo e àe natura di far bene orinare; e -l debono usare choloro ch'àno il feghato chaldo e la forciella...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 8.3, pag. 120: Chi, per vila e per montagne, / usa tropo le castagne, / con vim brusco e con vineta, / sona speso la trombeta.

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 46, pag. 107.46: Et non debbiano nè possano tenere a mano piò di una botte de uno vino, ma sì divisi vini, cioè una di varnaccia, una di greco, una di vermiglio, et una di brusco bianco che fusse facto fuora di Sardigna, et una di vino Sardisco...

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 28, pag. 171.18: Le granella delle melegrane contrite con vino amineo, ovvero uve passe con rore siriaco, e con vino austero, e brusco.

[5] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 12, col. 2.6: R(ecipe) fiori di rame d. I, tuçia d. II, vetriuolo d. IIII, seppia o pomicie d. XII; l'erba pesta, e pôlla in vino bianco fine on. XII e fine agresto o brusco fine et chiaro tanto che torni al meço...

1.1 Fig. [Rif. ad una persona].

1.1.1 Irascibile, violento (nei modi, nell'atteggiamento).

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.139: "Dè, vatene a letto - vinazza!" / "Tal minaza, - ch'à paura! / Io non ò cura - de tuo gridare: / che credi tu fare?" / "Ve' te co' gli è brusco!

1.1.2 Acerbo, immaturo, ignorante.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 13, pag. 62.8: [24] Quel manna, la cologna del fogo, quella gran multitudin d'uxeli tanto nobeli e tute le altre nove meraveglie eran chomo un libro chiar e averto denance a quel povol novicio grosso broscho e bidaso, e eran quasi lettre sculpie e levae che no se poessan mortificar con pena, né de le paine de lor conscientie mae no se poessan raer né raspar çosa né levar via de la tavola de la memoria, ma sempre le leçessan con gli oggi de la mente e sempre le havessan dentro da hi so' cor.

1.1.2.1 Sost. Bambino.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 6, pag. 29.18: Ma questi miseri homi que scusa porram trovar, chi han la barba longa e volam anchor tetar; cavalcan su la cana e volan çuar a mengun e menssun e a par e despar, e tenan la sentencia d'i broschi e d'i bavosi e tropo peçor?

1.2 [Detto di un discorso:] pungente, mordace.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.126, vol. 3, pag. 290: indi rispuose: «Coscïenza fusca / o de la propria o de l'altrui vergogna / pur sentirà la tua parola brusca.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 17, 121-132, pag. 400, col. 1.3: La luce in che, çoè messer Caçagui[da]. Respose, çoè 'le toe parole puro pareranno brusche a qualche persona, ma in loro è la rogna, çoè 'l defetto, e in loro sia lo grattare, çoè lo contristarsene; e però fa pur manifesta toa visione'.

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 8.90, pag. 53: Ché unde venne de dir al tuo frare / con grande ardire et con parola brusca, / dicendo ad esso: - Io te voglio trare / fora de l'ochio tuo quella festuca - , / et innel tuo la trave lassi stare?

1.3 [Detto del tempo:] avverso.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 4, vol. 2, pag. 283.16: e il freddo pugnente e nevi sopra nevi loro facea portare grande penitenza de' loro misfatti. Molti uomini d'arme, ma ppiù de' saccardi, per lo brusco tempo, e per lo disagio e mala vita, non proveduti si morirono...

1.3.1 Locuz. avv. In sul brusco: nella brutta stagione.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 53, vol. 2, pag. 362.24: E perché il tempo allora era diritto alle piove, e il paese di Francia è pieno di riviere, molti stimarono che cciò facesse, per dimostrare a' nimici quello che della guerra potesse seguire nella primavera e nella state, cominciando in sul brusco per spiacevole tempo, e per infiebolire li animi loro sì ccolla possa smisurata, e ssì con dare speranza di molta e tediosa lunghezza di guerra. || Porta intende: 'in maniera aspra'.

[u.r. 26.09.2008]