BUCA s.f.

0.1 boca, buca, buche.

0.2 DELI 2 s.v. buca (lat. tardo bucam).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.7 1 Spazio vuoto dentro il terreno, aperto da una parte (per lo più quella superiore); avvallamento, fossa o cavità. 1.1 Apertura, cavità nel terreno tale da offrire riparo ad animali, tana.

0.8 Fabio Romanini 19.11.2001.

1 Spazio vuoto dentro il terreno, aperto da una parte (per lo più quella superiore); avvallamento, fossa o cavità.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 39, pag. 142.2: egli vi fa col becco un gran buco, e quivi fa le sue uova, e covale. E chi lo chiude con una caviglia ben duramente e forte, e serri quanto può la detta buca, l'altra mattina la retroverai fuori...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 21.9, vol. 2, pag. 352: Ed ecco, sì come ne scrive Luca / che Cristo apparve a' due ch'erano in via, / già surto fuor de la sepulcral buca, / ci apparve un'ombra...

[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 320.13: Diomatrass con sua giente una notte subitamente intornea la terra e alquanti di suoi cavalieri mette di furto nella terra per una buca, la quale era nel muro della città, onde per quella acqua usciva.

[4] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 27, vol. 1, pag. 81.6: E dove fu ficcata la santa Croce di Cristo, si è una tavola di marmo, lunga quatro piedi e mezzo, ed è forata: e ivi si è la buca, dove fu messa la santa Croce...

[5] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 12.3, pag. 25: Symoni[a]ci col capo di sotto / piantati sono infino a la centura / per buche ardenti, che vuol dir la cura / del loro affecto bistorto et corrocto...

[6] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 32, pag. 473.2: Qui dice D. che eravano partiti da miser Boca, che vide doi ghiaciati in una boca, idest fossa o pertuso...

[7] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 31, pag. 214.28: Spelonca è alcune buche che sono ne' monti, e là si soleano mettere li corpi, e poi si sugelavano con pietre dinanzi.

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 28, pag. 253.11: A li quai lo ermito dise: «Sapiai per certo ch'elo è morto, che eri su l'ora de nona lo vì ligao, descaço e desgento infra Çoane papa, chi fu, e Simaco patricio e da lor fu citao in questa buca qui vexina de Ulcam».

1.1 Apertura, cavità nel terreno tale da offrire riparo ad animali, tana.

[1] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 11.54, pag. 32: a costa i can si fermar di presente / ad una buca, e ciascuno abbaiava. / Quella guardava e non vedea niente; / li can volea cacciar, ma ecco fore / di quella uscia la coda d'un serpente, / e dentro ritornossi al lor romore.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 189.34: Ché per che tutte le nature de' serpi non ànno altri piedi se non fronditure [[...]] con che entrano nelle buche che sono molto più strette che elle non sono sottili.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 29.46, pag. 84: E come il serpe esce fuor de la buca / nel sol del Cancro, con la gola aperta, / e l'occhio ha tal, che par carbon che luca, / tal Saturnino uscio con la testa erta / e gli occhi accesi al mal, fuor del mio seno...

[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 12, pag. 360.24: E veggiendo chostoro del campo uscirli fuori, ridendo dicieano: «I topi escono delle buche».

[5] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 923, pag. 413.19: tutto ciò che di male è stato nella benedetta città di Firenze, nulla cosa è proceduto, se non da volere gli ufici, e poi auti, ciascuno a volerli per se tutti, e cacciarne il compagno, come fece lo Spinoso, quando lusingò la Serpe nella buca...

[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 307.94, pag. 372: Questi rettori al ragnol affiguro, / che ne la buca stanno dentro al muro; / se a la buca viene un mosconcello, / subito esce fuori e piglia quello; / ma se un calabron quivi si face, / dentro si tira, e per paura tace.

[u.r. 11.02.2008]