BUCATO (1) s.m.

0.1 bocato, boccata, bochata, buada, bucate, bucato, bugada.

0.2 DELI 2 s.v. bucato (franc. *bukon).

0.3 Doc. savon., 1178-82: 1.

0.4 In testi tosc.: <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>; Gloss. lat.-aret., XIV m.; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

In testi sett.: Doc. savon., 1178-82.

0.5 Anche femm. (bucata).

Locuz. e fras. di bucato 1.2; mettere in bucato 1.1.

0.7 1 Lavatura di biancheria e panni vari (effettuato con acqua mista a sostanza detergente, e in part. con liscivia: acqua e cenere).

0.8 Milena Piermaria 20.12.2000.

1 Lavatura di biancheria e panni vari (effettuato con acqua mista a sostanza detergente, e in part. con liscivia: acqua e cenere).

[1] Doc. savon., 1178-82, pag. 173.20: Et) ei Paxia habeo de viro m(e)o colcera una [[...]] (et) barril due (et) una da far buada...

[2] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 53.35: La sesta condizione, che dee essere in confessione, si è, che l'uomo si dee sovente confessare per molte ragioni; primieramente per conquistare più grazia e nettezza, come la roba ch'è bianca per sovente bagnare, che siccome bucato inbianca i panni, così inbianca la persona l'anima sua per vera confessione.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 335.20: Fatto ciò sì trarrai lo pane del cimento fonduto del fornello, e tratto che l'avrai sì si conviene ismerrare in questo modo: che farai fare uno ceneracciolo, grande secondo lo lavoro che arai a fare, e lo ceneracciolo vuol essere di due cose, cioè di cenere e di rena, e la cenere vuol essere cenere di colatoio di ranno o vero cenere di bucato, l'una e l'altra è buona.

[4] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 315.11: hoc candidarium, rij, la boccata.

[5] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 57.16, pag. 325: Chi le mirase soto, impignolate / le lor camicie sono, asai più nere / che no le more, quando è ben morate. / Empionsi il corpo di pome e di pere, / tuto quel ano no fano bucate.

[6] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 126.4: Esendo el dì di sancto Pietro un grande vento, s'atachò el fuocho nella chontrada di Realto, e questo venne per una donna, la quale aveva fatta una bochata el dì inanzi, ed erasi atachato el fuocho in chasa, e non se ne avedeva, e il vento fu quello che 'l fece scopiare, ed era tanto el fuocho cresciuto che nisuno modo non si poteva spegnare, e se non fusse el provedimento de' maestri de' legname, ardeva tutta quella chontrada di Realto...

[7] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice, Exc. 7.1, pag. 365: Non posso far bucato che non piova: / s'è 'l tempo bello, subito si turba, / balena, tuona e l'aria si traturba / perch'io non possa vincer la mia prova.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 83, pag. 184.25: E Toso così fece, che portò le lenzuola, e fecele lavare, e subito le pose ad asciugare, e asciutte che furono, el Toso le rapportò a Tommaso, il quale el commendò della sollecitudine che aveva aùta, di far fare un bucato senza fuoco...

[9] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 155, pag. 127.16: E 'nsegnale fare tutti i fatti de la masserizia di casa, cioè il pane, lavare il cappone, abburattare e cuocere e far bucato, e fare il letto...

1.1 Fras. Mettere in bucato: lavare con il bucato.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 98, pag. 221.6: Dice Giovanni: - Truovaci qualche marzolino, e metti questa cappellina in bucato, ché io la vorrò rendere al Benci, che debb' essere stato il principio di tutto questo fatto.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 144, pag. 323.28: E 'l signore fece mandare a quelli Genovesi chi gli mettesse in bucato e lavasseli bene, dicendo come di ciò farebbe gran punizione.

1.2 Locuz. agg. Di bucato: appena lavato, fresco di lavaggio (e quindi non sporco per l'uso); candido, immacolato.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 2, pag. 410.11: E avendo [[scil. Cisti fornaio]], un farsetto bianchissimo indosso e un grembiule di bucato innanzi sempre, li quali più tosto mugnaio che fornaio il dimostravano, ogni mattina in su l'ora che egli avvisava che messer Geri con gli ambasciadori dover passare si faceva davanti all'uscio suo recare una secchia...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 19, pag. 48.24: Questa novelletta ha fatti molti, che l'hanno udita, savii; e io scrittore sono uno di quelli, che giugnendo a uno albergo, volendo lenzuola nette, addomando che mi dea lenzuola di bucato.

1.3 [In contesto metaf.].

1.3.1 Purificazione dell'anima (mediante pentimento).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 37, pag. 197.26: Sì come uno panno candidissimo ci si pare suso ogne gocciolina - non adiviene così a un panno grosso e nero, ma ai panni gentilissimi o bianchi, o di chiaro colore; piglia ogne macoluzza -, così è de l'anima nostra. E per questa ragione il profeta la lava così spesso, per tenere sempre la purità sua e il letto olorosissimo. Ancora il lavava così spesso, acciò che lla macula non crescesse, ché la macula, quanto più sta nel panno, sempre cresce e diventa più sozza. E dice che 'l lavava ogne notte. Di notte facea questo bocato, non di dì.

1.3.2 Faccenda lunga e noiosa (come l'esecuzione di un bucato).

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1380] 60.23: El fa già pluxor anni / che sé questa bugada: / esso si l'à menada / e mo' 'nde dà panada senza pan».

[u.r. 26.09.2008]