0.1 bucina, bucinasse, bucinava, bucinavasi, buscinare, buscinassi, busena, businare, buxena, buxina.
0.2 Da buccina.
0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 2.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Produrre un rumore forte o fastidioso, rumoreggiare. 1.1 Parlare a bassa voce, mormorare. 2 Fig. Diffondere illazioni o notizie non controllate, vociferare.
0.8 Fabio Romanini 19.11.2001.
1 Produrre un rumore forte o fastidioso, rumoreggiare.
[1] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 29.35: Allora Tharsia chomençoe a dire queste parolle ço è: Una chasa è in la terra, la quale busena, et fase romor. Ma quello lo quale dimora in quella non buxena ni non fase romor.
[2] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 30.2: La chasa la quale buxena, et fase romor in terra è lo mar, et lo habitadore de quella, lo quale non fase romore, è lo pescie, lo quale chorre insembre con la soa chasa.
1.1 Parlare a bassa voce, mormorare.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 275.12: e impertanto, quasi come ella andasse a la sua gente e spregiasse la straniera, bucinava questi versetti: "Messere, io ho amato la bellezza de la casa tua e il luogo de l'abitazione de la gloria tua...
2 Fig. Diffondere illazioni o notizie non controllate, vociferare.
[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1083, pag. 52: Ma el sí g'è un falso frá / Ke Juda traito fi clamá; / Del segnore era senescalco / E canevé sí era questo traito. / Sí començá a businare / E de grande ramporgnie a trare / De ço ke sta Maria feva...
[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 5, 1-21, pag. 76, col. 1.14: Pispiglia, zoè: favella, o ver buxina.
[3] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 61.18: 12. Si pispiglia ec. Cioè si favella, o vero bucina.
[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 7, pag. 223.4: maravigliossi forte, non credendo che mai alcuna persona saputo l'avesse, quantunque di que' dì, che ucciso era stato colui che per Tedaldo fu sepellito, se ne bucinasse per certe parolette non ben saviamente usate...
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 10, pag. 576.30: E quantunque in contrario avesse della vita di lei udito buscinare, per cosa del mondo nol voleva credere...
[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.277, pag. 158: Bruco / ch'io non vi do un fistuco / s'egli scherza; / ed ha la ferza / a le ghegghie o e' si sferza / ed è bizzoco / e buscinassi un poco, / che egli è lunioco / minioco e spigolistro / e gran salmistro...
[u.r. 05.12.2012]