BÙFALA s.f.

0.1 bufala, bufale, , buffala bufola, bufole.

0.2 V. bufalo.

0.3 Stat. sen., 1301-1303: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1301-1303; Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. non vedere la bufala nella neve 1.1.

0.6 N L'antrop. Bufala è att. in un doc. lat. del 1180: cfr. GDT p. 120.

0.7 1 [Zool.] La femmina del bufalo. 1.1 Fras. Non vedere la bufala nella neve: non vedere una cosa molto evidente.

0.8 Rossella Mosti 04.04.2001.

1 [Zool.] La femmina del bufalo.

[1] Stat. sen., 1301-1303, cap. 13, pag. 13.24: La soma del cascio di vacca o di bufala o di pecora o del Lucardo o del nostrano, el quale non sia in filo, XVIIJ denari kabella.

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 336.2: e si pasceano di cavoli e di sosine e di lattugha e d'altre radici d'erbe, [di] melloni e di cerconcelli, chi cotti e i più crudi, e di diverse carni, chi di cavallo e chi d'asino, chi de bufola, sanza alquanto di pane...

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 1.83, pag. 185: Vidi la boa con le sanne acute, / che la bufola allatta e di tai fiere / non son di qua fra noi altre vedute.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 124, S. Mamertino, vol. 3, pag. 1102.1: Al cui tempo, cioè di Mamertino, fue nel suo monasterio santo Marino, la cui ubbidienza volendo Mamertino provare, sì li commise il più vile officio del monasterio, ché 'l fece pastore de le bufole. || Leg. aurea, CXXVI, 898: «Huius tempore in eius monasterio sanctus Marianus extitit, cuius obedientiam sanctus Mamertinus probare volens vilius officium monasterii ei commisit, pastorem scilicet eum faciens bubalorum».

1.1 Fras. Non vedere la bufala nella neve: non vedere una cosa molto evidente.

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 209, pag. 540.23: E tolto un bucinetto che avea in casa da pigliare passere alle buche, andò alla detta fonte, e menò seco la fante, però che elli non averebbe veduto la bufola nella neve, non che l'anguilla nella fonte.

[u.r. 27.08.2019]