0.1 buffalo; f: buffa, buffare.
0.2 LEI s.v. *bof(f)‑; *buf(f)‑; *pof(f)‑; *puf(f)‑ 'gonfio; cavo' (6, 459.47).
0.4 Att. unica nel corpus.
0.8 Rossella Mosti 04.04.2001.
[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 23 [Ciano del Borgo a San Sepolcro].65, pag. 51: e va bactendo con deritto baculo / di sua virtù l'ostaculo, / e quando incontra il van pensier che buffalo, / tutto lo schioppa e struffalo, / perché servir conviensi sensa crimine, / legando 'l chuor con virtuoso vimine.
2 Dire burle, raccontare facezie; dire sciocchezze, parlare a vuoto.
[1] F Cavalca, Pungilingua, a. 1342 (pis.): non è segno, che sia savio, nè che sia in carità quello, che perde il tempo in cianciare et in buffare. || Bottari, Pungilingua, p. 178.
[2] f S. Girolamo volg., XIV: Tal può tenere silenzio dalla nona persino a vespro, che buffa troppo. || Crusca (Gl.) s.v. buffare.
[u.r. 11.02.2008]