0.1 buffi, buffo, bufi.
0.2 LEI s.v. *bof(f)-/*buf(f)-; *pof(f)-/*puf(f)- 'colpo; suono imitativo' (6, 376.19; 389.1).
0.3 Nicoḷ de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 1.
0.4 In testi tosc.: Bibbia (09), XIV-XV (tosc.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Rossella Mosti 04.04.2001.
[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 2, vol. 9, pag. 598.15: [1] E compiti li d́ della Pentecoste (cioè la pasca, che li giudei facevano per memoria della legge data loro nel deserto), ed essendo loro tutti insieme nel cenacolo predetto, [2] ecco incontanente venire dal cielo uno suono e uno buffo come d'uno grande vento, e riempitte tutta la casa là dove egli erano e sedevano.
[1] Nicoḷ de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 94.6, pag. 77: nel primo me dè' foco, che çamay / no mi laṣ ch'y' no fosse penato; / ne lo segondo d'ayre m'à sconfyato, / che me dà bufi cum suspiri asay...
[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.43: Or odi pestilentia - e non dormire, / che 'sfender et aprire - el ciel vedrai / per tanti gridi e guai - con susti e buffi / che tran questi gaiuffi - ai tavolieri.
[u.r. 26.09.2008]