BUFORONA s.f.

0.1 x: buforona.

0.2 LEI s.v. *bof(f)-/*buf(f)- (6, 431.43). || Per DEI s.v. bufferanna deriva dall'ar. maghrebino fakrun. Crusca (Gl.) s.v. buforana avanza due ipotesi: che si tratti di una voce formata dal lat. bufo e da rana; oppure che, partendo dal testo latino «qui bufo in Cicilia vulgariter nominantur», glossato «rana», sia nato buforana.

0.3 x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.): 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.6 N Cfr. Crusca (Gl.) (buforana) e TB (bufferanna), dallo stesso testo, ma da fonti diverse.

Cfr. Piccitto s.v. bbufuruna 'tartaruga'.

0.7 1 [Zool.] Nome siciliano di un animale, identificabile col rospo o con la testuggine.

0.8 Rossella Mosti; Giulio Vaccaro 28.04.2009.

1 [Zool.] Nome siciliano di un animale, identificabile col rospo o con la testuggine.

[1] x Ceffi, St. guerra di Troia, 1324 (fior.) L. 3, pag. 38: E questa pietra viene d'India, sì come scrisse Isidoro, la quale noi volgarmente chiamamo smeraldo, la virtù di questa pietra senza dubio è cotale, che contraposta dinanzi a gl'occhi di ciascuno animale serpente velenoso, o di suo simigliante, o vero di quello, il quale volgarmente buforona in Cicilia si chiama... || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 29: «Huius virtus lapidis sine dubio talis est ut obiectus in lumina cuiuslibet veneniferi animalis, serpentis vel eius similis vel eius qui bufo in Sicilia vulgariter nuncupatur...».

[u.r. 07.03.2022]