BUGGERONE s.m.

0.1 bugerone, buggerone, bugieroni, buserone.

0.2 Da buggerare.

0.3 Stat. pis./sard., a. 1327: 1.

0.4 In testi tosc.: Ingiurie lucch., 1330-84, [1370].

0.6 N Cfr. Prati, Nomi e soprannomi, pp. 209-10.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi pratica la sodomia.

0.8 Marta Rapezzi; Roberta Cella 13.11.2000.

1 Chi pratica la sodomia. || Contesto e luoghi paralleli assicurano il significato per i soli ess. statutari; nel caso dell'es 1 [4] si segue l'indicazione dell'editrice che interpreta «'sodomiti' forse più che 'imbroglioni'». Sinon.: sodomito.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 14, pag. 102.23: Ordiniamo che q(u)alu(n)qua p(er)sona fusse pattarino, o sodomito overo bugerone, o gaççaro, et q(ue)ste cose fusseno co(n)tra alcuno di lloro legitimame(n)te p(ro)vate, et che fusse sodomito, sia co(n)depnato che sia castrato...

[2] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 26, pag. 110.25: Ordiniamo che se alcuna p(erson)a rinprovirasse alcuna ferita o disonore, o chiamassi altrui falsatore, o bugerone, o pactarino, la quali ferita avesse ricevuta d'altrui elli o suo distrecto pare(n)te i(n)fin(e) i(n) terso grado, paghi pena lib(b)r(e) .v. d'alfon(sini) min(uti) a vuo' del signore re di Ragona p(er) ogni volta.

[3] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 45, pag. 119.28: Ordiniamo che tucti l'argentieri (e) h(ab)itatori di Villa di Chiesa [[...]] siano sani (e) salvi i(n) aviri et i(n) p(erson)a, andando, venne(n)do (e) stando i(n) dela nostra Villa (e) arge(n)tiera, no(n) obstante alcuno sba(n)dime(n)to co(n)tra di lui dato fuore dela nostra Villa (e) argentiera; salvo che sba(n)dito del nostro sig(n)ore re di micidio, tradime(n)to, furto, falsità, buggerone, pattarino, o p(er) astistino, li quali tucti stari no(n) ci possano né debbiano.

[4] Ingiurie lucch., 1330-84, 229 [1370], pag. 65.10: Sozzi bugieroni marci, io sono fuori di p(re)sone ad vostro dispetto.

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 116.11: pregar vi voi, missier Lario Centone, / che 'l vostro amico voi facciate acorto / de non usar col sordo buserone; / non che del suo camin mai fosse torto, / ma per lo rasonar de le persone, / che de gran lunga fie meglio esser morto: / io veggio e sento 'l fumo de le torte / et odo raxonar dentro da corte.

[u.r. 05.05.2023]