0.1 buon dì, buondì.
0.2 Da buono e dì.
0.3 Lett. sen., 1262: 1.
0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1262; Boccaccio, Decameron, c. 1370.
0.6 A Doc. fior., 1279-80: mastro Bondì da Ncingholi.
0.8 Elisa Guadagnini 29.01.2001.
[1] Lett. sen., 1262, pag. 279.15: (E) ite(m) iiij lib. (e) xviij s. di p(ro)v. q(ue) richolsi p(er) voi da Leghacio del Nero, q(ue) i dovavate avere da lui (e) dal fratelo p(er) d. q(ue) faieste paghare p(er) loro a chorte già buon dì sì chome mi divisaste.
2 Escl. e sost. [Formula di saluto con cui si augura una giornata favorevole].
[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 12.10: il Savio ch'avea nome Baucilas passò oltre, e andò allo 'nperadore il quale trovò nella sala del suo palagio; e fattoli la reverenzia e salutatolo che Iddio gli desse il buon dì, e lo 'nperadore rispose: E voi già non benedica Iddio.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 3, pag. 598.30: la seguente mattina appostato quando Calandrino di casa uscisse, non essendo egli guari andato, gli si fece incontro Nello e disse: «Buondì, Calandrino.» Calandrino gli rispose che Idio gli desse il buondì e 'l buono anno.
[u.r. 18.12.2008]