BUIO agg./s.m.

0.1 bubbio, bubgi, bubio, bui, buia, buie, buio, buja, bur, bura, buri, buro, buyo.

0.2 LEI s.v. *burius.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Cronica fior., XIII ex.; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Stat. pis., 1334; Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.7 1 Privo di luce, scuro; oscuro. 1.1 Sost. Scarsità o mancanza o di luce, oscurità. 1.2 Locuz. avv. Al buio. 1.3 Fig. Privo di chiarezza; impenetrabile alla comprensione e alla conoscenza. 2 Di una tonalità scura di colore.

0.8 Fabio Romanini 20.12.2001.

1 Privo di luce, scuro; oscuro.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 431.18: In quello medesimo die, nella ora quasi sesta, il sole in tutto obscurato, tutta la terra di buia notte si scurò.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 94.18: Et tornando elli ad casa con li cardinali, tanta giente li si fece incontro, che tucta la terra copria, lodando e benedicendo Iddio; et fu prima sera buia, ch'egli potesse giugnere al palaçço suo.

[3] Gl Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 12, 1-15, pag. 331, col. 2.18: Barato ... logo buro o ver scuro.

[4] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 3, pag. 6.21: [9] Ora avenne ancora che, [[...]], istando in casa cogli usci e colle finestre serrate acciò che la sala fusse più buia, che uno vento si levò molto forte...

[5] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 17.4, pag. 710: O tu, che pigni in due parete azzuro / e vàice mettend' òr senza mordente, / e l'una fàite in vista sì lucente, / ch'en l'altra sì doventa buio e scuro...

[6] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 32, pag. 225.4: Fece un giardino che non aveva altra chiusura che di nuvoli bui e niuno ardiva d'entrarvi se da lui non fosse guidato.

[7] Boccaccio, Rubriche, 1366/72 (?), pag. 267.36: l'autore, poi che a quegli che meno sofficienti sono alla presente considerazione ha detto che si rimangano, dimostra la cagione de' segni bui, li quali nel corpo della luna veggiamo.

[8] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 3, pag. 142.8: Alcuni libri dicono «finito ... la buia compagna», altri «campagna».

[9] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Vincenzio, pag. 128.3: Sapiate che quella prigione era iscurissima e buia, e non vi si vedea punto lume.

[10] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 76.7, pag. 402: Tutti cantando, d'ind'ognun si mosse: / avien lassata l'abitazion buia, / dicìen cantando: - Aleluia, aleluia! -

[11] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 22, comp. 2.5, pag. 70: e prima che Plutone intrasse nelo / regno d'inferno, buio e d'aspro pelo, / tutte le cose insieme eran conesse / in un caos ligate seco stesse...

1.1 Sost. Scarsità o mancanza o di luce, oscurità.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.188, vol. 3, pag. 138: E per mar ben securo / di nocte, quando è buro, / un lume puoi portare / per fuggir lo scontrare...

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 16.1, vol. 2, pag. 261: Buio d'inferno e di notte privata / d'ogne pianeto, sotto pover cielo, / quant'esser può di nuvol tenebrata, / non fece al viso mio sì grosso velo / come quel fummo ch'ivi ci coperse...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 16, 1-15, pag. 305, col. 1.22: Segue il suo Poema diçando che 'l bur d'Inf., o alcuna note la qual sia in privazione d'omne stella, pianedo e luxe, [[...]], no feno mai tanta scureça, né tolseno cussí omne vista, cum fe' quello...

[4] Stat. pis., 1334, cap. 29, pag. 1039.20: E che non lavorrò, nè lavorare farò, cum lume nè sensa lume, poi che sarà buio in alcuno die di sabbato...

[5] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 335.12: Fatto questo, il tempo si cominciò a cambiare e fecesi buio e cominciò a tonare e a balenare forte.

[6] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 2, cap. 18, pag. 268.13: Neuna pregnezza delle nostre donne ci fa schifa d'usare con quelle, né esse di noi; né ci rafrena da quello impeto fastidioso, perché Giudee o Saracine o d'altra setta sieno [[...]], pure che conceduto ne sia agio e buio o luogo remoto...

1.2 Locuz. avv. Al buio.

[1] Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.), pag. 22.3: Gli astori, i falconi e gli sparvieri, i quali hanno l'asma, ammaestriamo che siano così curati. In prima il metterai la mattina per tempo al buio...

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, par. 107, comp. 17a.8, pag. 85: Furo - suspenso lo premio compensa. / Offensa - caritate giace al buro.

1.3 Fig. Privo di chiarezza; impenetrabile alla comprensione e alla conoscenza.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), canz. 6.50, pag. 69: Tant'è crudele e tormentoso e bubio / di me lo stato, per ch'io ·no spero aita.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.141, vol. 1, pag. 415: Ma perché di tal vista tu non godi, / se mai sarai di fuor da' luoghi bui, / apri li orecchi al mio annunzio, e odi.

[3] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 7.50, pag. 66: Ne la settima pon li fieri marchi / che marcan li ladron ne' luoghi bui, / onde non son mai di vergogna scarchi...

[4] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 13, 3.2, pag. 797: Amico, sai me fai mutar lenguaggio? / Risposta ti farò, e parratti buia, / di la 'mpromessa ch'i' ho ad alleluia...

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 11.78, pag. 35: Or t'ho risposto a quel che mi chiedesti, / forse con versi troppo chiusi e bui».

[6] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 45, terz. 72, vol. 3, pag. 8: e que' dell'altra setta incontanente / l'accusaron dinanzi al Potestade, / [[...]] / come Firenze avea messo in dubbio, / volendo dar la Terra ad Uguccione, / onde lo Stato chiar fatto era bubbio.

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 51, terz. 54, vol. 3, pag. 72: E perchè contro a lor niun si muova, / fecer Bargello un Ser Lando da Gubbio, / con cinquecento fanti, gente nuova; / il qual fu sì crudel con viso bubbio, / che non ci era sì franco Cittadino, / che allor non gli paresse stare in dubbio.

[8] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 2, 44.6, pag. 31: sì c'allor Giosafà, per ta' cagioni, / vedendo via andar que' giovan sui, / rimase con pochissimi garzoni, / co' quali andando, non con volti bui, / ma tutti lieti per lo verde piano, / e Giosafà mirò da destra mano...

2 Di una tonalità scura di colore.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 283.26: Panni bui e mellati d'ogni colore sono alle 38 panno.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 361.25: e il colonmi si è la miglore ragione ed è di colore rosso chiaro, e la imeri si è presso al colonmi ed è di colore rosso buio...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 361.26: e lo seni si è di colore gialletto ismorto, in colore di mallo di noce non verde ma gialletto smorto bubio.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 362.12: e l'altra ragione del caffettino si è la piggiore ragione, e sono più grandi pani e più lunga forma cioè cosie fatta, e bruni bubgi di sopra come quie t'òe mostro...

[u.r. 09.09.2011]