0.1 caccume, caccumi, cachume, cacume.
0.2 Lat. cacumen (DELI 2 s.v. cacume).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.).
In testi mediani e merid.: Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.).
0.6 T Dante, Commedia, a. 1321: Cacume.
0.7 1 Parte più elevata, cima (in partic. di un monte). 1.1 Estens. Sorgente di un fiume (situata sulla sommità del monte).
0.8 Rossella Mosti 19.09.2001.
1 Parte più elevata, cima (in partic. di un monte).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.113, vol. 3, pag. 289: Giù per lo mondo sanza fine amaro, / e per lo monte del cui bel cacume / li occhi de la mia donna mi levaro, / e poscia per lo ciel, di lume in lume, / ho io appreso quel che s'io ridico, / a molti fia sapor di forte agrume...
[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 2.38, pag. 42: Essendo 'l mondo di malitia pingue, / quando correvan mille con trecento / anni secondo le cristiane lingue, / volle salir con tutto intendimento / suso al bel monte lo cu' bel cachume / è vestito del bello adornamento.
[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 38, par. 29, pag. 807.18: e le passe frondi per lo soperchio sole levarono i loro caccumi.
[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 3, cap. 7, ch., pag. 310.30: Anche sono molti venti nel cacume de' monti, imperciò che le cime de' monti sono presso all'aiere freddo...
1.1 Estens. Sorgente di un fiume (situata sulla sommità del monte).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.21, vol. 3, pag. 329: Poscia che i cari e lucidi lapilli / ond'io vidi ingemmato il sesto lume / puoser silenzio a li angelici squilli, / udir mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro giù di pietra in pietra, / mostrando l'ubertà del suo cacume.
[2] Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.), par. 109.8, pag. 8: Per dì cinquanta ogniun difetuoso / Con fame e con dieta son pasati, / Tanto ch'egli arivonno a un gran fiume / Caldo e boliente tutto el suo cacume.
[u.r. 08.10.2020]