CADENTE agg./s.m.

0.1 cadente, cadenti, caggente, cagienti.

0.2 V. cadere.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.3.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.5 Locuz. e fras. avvoltoio cadente 1.3.

0.7 1 Che cade, che si abbatte al suolo. 1.1 Sost. Chi cade abbattuto; chi è stato colpito, ferito, morente. 1.2 Sost. Chi cade o si getta (in acqua), tuffatore. 1.3 [Astr.] Locuz. nom. Avvoltoio cadente: nome di una costellazione. 1.4 Rilasciato, prono (per mancanza di forze). 1.5 In rovina, diroccato. 1.6 Fig. [Detto della fortuna:] che diminuisce, declinante. 1.7 Fig. Che viene meno, effimero.

0.8 Roberto Leporatti 21.12.2001.

1 Che cade, che si abbatte al suolo.

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 8, pag. 497.24: O figliuolo di dea, lieva su arditamente nelle prime cadenti stelle...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 48.8: Venne la luce: e re Pandion, pigliante la mano diritta del genero, colle cadenti lagrime gli raccomandò la compagnia...

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 35.10: E già l'umida notte si trabocca dal cielo, e le cadenti stelle confortano i sonni.

1.1 Sost. Chi cade abbattuto; chi è stato colpito, ferito, morente.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 384.4: Poi abbatti Liri e Pagaso: l'uno de' quali si volge a terra incespicando il cavallo, mentre che elli il vuole ritenere, l'altro mentre che 'l vuole substentare, e distende la destra in vano al cadente, insieme traboccano.

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 8, vol. 7, pag. 52.4: anzi non sono confusi della confusione che ebbero, e non si seppono vergognare; e però cadranno intra li cadenti, nel tempo della loro visitazione cadranno, dice Iddio.

1.2 Sost. Chi cade o si getta (in acqua), tuffatore.

[1] Conv. papa Clemente, 1308 (?) (fior.), pag. 15.6: quivi vedere batezare cherici, laici, i religiosi, udire le grida per lo cadere; queste cose mischiate co' suoni degli stormenti, co le voci de' cagienti, era un tumulto disusato da no potere credere...

1.3 [Astr.] Locuz. nom. Avvoltoio cadente: nome di una costellazione.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 20, pag. 230.14: e perché le figure del cielo, secondo che fuoro trovate per li savi (come ariete, e tauro, e gemini, e l'avoltoio volante e lo cadente, e lo cavallo, e ' serpente, e ' sagittario e altre), fuoro quaranta e otto...

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 4, pag. 219.26: E le nominate di loro sono VJ. E chiamasi la prima lucente l'avoltoio cadente, per che è assimilliato al avoltoio che tiene l'alie sue legate a sé medesimo, in sembiante che sono cadute l'aglie - e per questo lo chiamano cadente.

1.4 Rilasciato, prono (per mancanza di forze).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 6, vol. 2, pag. 34.11: vedeasi il ferro ch'avea passata la 'ngnuda gola. Egli era come cadente per le perdute gambe, e pendea a' crini del cavallo; e bagnò la sua testa del caldo sangue.

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 176.8: Appena la non sperata quiete sopravenente aveva gravate le prime membra, quando la nave con parte divelta e col timone, gittoe Palinuro cadente nelle pure onde, e invano chiamante più volte i compagni. Ed esso Deo volando tolse sè nell'aure sottili.

1.4.1 Reclinato, abbandonato (rif. a una parte del corpo).

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 11, vol. 3, pag. 34.14: e lo iddio appena levante gli occhi giacenti con tarda gravezza, inchinante più e più volte, e percotente lo sommo petto col cadente mento, finalmente si sentì...

1.5 In rovina, diroccato.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 93, par. 6, vol. 2, pag. 453.22: E se alcuna overo aglcune de le ditte torre dechiarate essere ferme e stavele e anche mò da raconciare e reparare, secondoché ditto è, da mò ennante cadesse overo cadessero, che tutte e ciascune pietre de cotagle torre cadente siano e esser deggano del comuno de Peroscia e da mò secondo cho' d'alora a esso comuno applicate e confiscate.

1.6 Fig. [Detto della fortuna:] che diminuisce, declinante.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 41, pag. 167.8: Che adunque, militi, si conviene meno, che quando l'altre sopra l'altre sconfitte s'accumulavano, e presso che essi Iddii con Annibale stavano, voi quì co' padri miei (agguaglinsi essi ancora con l'onore del nome) avere sostenuta la cadente fortuna del popolo romano, ora quelli medesimi, perciò che quivi ogni cosa seconda e lieta sia, negli animi venir meno?

1.7 Fig. Che viene meno, effimero.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 452.5: 10. Però che tutte ec. Quelle anime, vie più lucendo, sì come quelle che dal vero dì, dal vero Sole, come è detto nella similitudine di sopra, più lume riceveano; - cominciaron canti ec., come è detto, - da mia memoria labili, cioè discorrevoli e non appiccantisi, - e caduci, cioè cadenti; ed è proprio caduca la cosa, che nel suo fiorire cade, come i fiori delli meligrani.

[u.r. 14.01.2009]