CADÌ s.m.

0.1 cadi, cadì, chado.

0.2 Ar. qadi (DELI 2 s.v. cadì).

0.3 Doc. pis., 1264 (3): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1264 (3); Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335].

In testi sic.: Lett. salent., 1402.

0.7 1 [Dir.] Magistrato musulmano che amministra la giustizia secondo la dottrina islamica.

0.8 Roberto Leporatti 21.12.2001.

1 [Dir.] Magistrato musulmano che amministra la giustizia secondo la dottrina islamica.

[1] Doc. pis., 1264 (3), pag. 394.6: Et p(er) la gratia di Dio cognoscendo (et) sappie(n)do (et) testimonia(n)do queste cose predicte Maomecto Benmaomecto Benelgameço, lo quale este cadi. Et abbia salute chiunqua la legerà.

[2] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1335], pag. 28.19: Sono per dobre 10 d'oro che Dato del Nero e compangni nostri di Tunisi dierono a Amorone magiorduomo del Chado Benelachino per una pezza di tafisella di seta che gli mandava il singnore di Tripoli per le mani di Simone del Chiaro...

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 155, vol. 2, pag. 21.14: ma ora i Saracini n'ànno fatto loro moscheda. Ivi sta lo Cadì, cioè il loro Vescovo.

[4] Lett. salent., 1402, pag. 162.14: chi my ti la abess[i c]u(n)tatu pluy chi no· cuss[t]au, mandati in Nalisadria allu cadì et allu musstafi et a mene e ssapiryti la verdati.

[u.r. 25.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]