CADUCO agg./s.m.

0.1 caduca, caduce, caduche, caduchi, caduci, caduco, chaducha, chaduco.

0.2 Lat. caducus (DELI 2 s.v. caduco).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 2.4.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Ricettario Laurenziano, XIV m. (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Doc. venez., 1365; Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. gotta caduca 2.1; infermità caduca 2.2; mal caduco 2.3;male caduco 2.3; morbo caduco 2.4.

0.7 1 Che cade, che sta per cadere o è caduto. 1.1 [Detto dell'acqua:] scorrente. 1.2 [Detto della luce del giorno, del sole:] che cala, che tramonta. 1.3 [Detto di un regno, di un paese:] decaduto. 1.4 [Dir.] [Di un'eredità:] devoluta a persone non designate nel testamento. 1.5 Destinato a finire; che riesce inutile; privo di fondamento. 2 Che fa cadere (detto dell'epilessia). 2.1 [Med.] Locuz. nom. Gotta caduca. 2.2 [Med.] Locuz. nom. Infermità caduca. 2.3 [Med.] Locuz. nom. Mal(e) caduco. 2.4 [Med.] Locuz. nom. Morbo caduco. 3 Sost. Chi cade, chi è colpito da epilessia.

0.8 Rossella Mosti 19.12.2001.

1 Che cade, che sta per cadere o è caduto.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 452.5: ed è proprio caduca la cosa, che nel suo fiorire cade, come i fiori delli meligrani.

- [Dalla memoria:] dimenticato.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 20.12, vol. 3, pag. 328: però che tutte quelle vive luci, / vie più lucendo, cominciaron canti / da mia memoria labili e caduci.

1.1 [Detto dell'acqua:] scorrente.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 353.12: sopra l'acque molte, cioè sopra li popoli, genti, e lingue, cioè mondane ricchezze, le quali sì come acque mobili e caduche discorrono...

1.2 [Detto della luce del giorno, del sole:] che cala, che tramonta.

[1] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Purg., 177, pag. 248: Ma, poi che s'è dipartito da elli, / a trapassar lo foco i cari duci / confortan lui, ch'appena in mezzo a quelli / il trapassò. Di quindi a l'alte luci / salir gl'invita uno angel che cantava, / pria s'ascondesser li raggi caduci.

1.3 [Detto di un regno, di un paese:] decaduto.

[1] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 1, pag. 353.16: e dice [[scil. della provincia di Ytalia]] humile, cioè bassa e caduca pelli peccati che in essa rengnano, alla cui salute verrà il detto prencipe.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 13, pag. 135.7: azò che quisto mio riamme non remanga caduco in abandone, lo quale con multo affanno eo me lo conquistay...

1.4 [Dir.] [Di un'eredità:] devoluta a persone non designate nel testamento.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 11, pag. 330.14: E dico che più volte alli malvagi che alli buoni pervegnono li retaggi, legati e caduci...

[2] Doc. venez., 1365, pag. 322.35: Al qual luogo lasso libre XXIIII de piccoli le qual la dita mia comissaria a mi è tegnuda e lo residuo de tuti altri mie beni sì legatario como caduco per molti beneficii recevudi dal dito hospedal.

1.5 Destinato a finire; che riesce inutile; privo di fondamento.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 74, vol. 3, pag. 491.23: per ciò che la onestà è virtù di cuore e d'anima, che ti rimane sempre appresso; ma bene di ventura è vano e caduco senza alcuna fermezza.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 77.15: Alle formiche di Mida per ragione e per merito avrei anteposte l'api di Platone, però che le formiche di colui furono anunziatrici di caduca e di fragile felicitade, l'api di Platone annunziatrici furono di felicitade solida et eterna...

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 24, vol. 1, pag. 191.29: Non so, nè veggio altro, se non che sono da dispregiare questi beni caduchi, e vani: e gli eterni, e veri sono da cercare.

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 37.51, pag. 163: Ma poi che del seguirmi se' contento / ed hai veduto le mondane cose, / volubili e caduche più che vento, / appresso viemmi, chè le gloriose / ed etterne vedrai.

[5] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 7, pag. 408: lassamo li dilecte e l[e] cose mundane, / ca tucte so false, gabatrice e vane, / ca tucte so caduce, malate e male sane...

[6] Niccolò de' Scacchi, p. 1369 (ver.), 118, pag. 575: Ay, fol è chi se fida / In questa vita fragille e caduca, / Chè più tosto trabuca, / Ch'altrui non pensa, e più tosto se perde!

[7] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 27, pag. 408.24: Ciò che pria mi piacque, allor m'increbbe, cognoscendo le cosse mundane labille e caduche...

[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 30, pag. 101.17: per ciò che lo eleggere quello che sia utile e rifiutare quello che sia caduco e disutile è atto di celestiale ingegno.

[9] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 320.5, pag. 394: O caduche speranze, o penser' folli!

[10] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1373] lett. 12, pag. 52.2: ché le creature sono cosa morta e caduca che vengono meno...

- La terrena caduca parte: il corpo.

[11] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 11.4, pag. 31: Nel summo cielo con eterna vita / gode l'alma felice tua, Petrarcha: / quivi de sodo saxo in nobel archa / la terena chaducha parte è scita.

2 Che fa cadere (detto dell'epilessia). || In locuz. nom.

2.1 [Med.] Locuz. nom. Gotta caduca.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 89, pag. 207.6: ca q(uas)i in t(er)ra cade subitame(n)te como p(er) gucta caduca...

2.2 [Med.] Locuz. nom. Infermità caduca.

[1] Gl Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 34.36: Capitol de la infirmità caduca, zo è caçer de re' mal.

2.3 [Med.] Locuz. nom. Mal(e) caduco.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 24, 106-120, pag. 588, col. 2.2: E qual è quello ... [[...]] etiamdeo come se spaventa quelli che per oppilazioni cadeno, commo qui' ch'hanno lo mal caduco, li quai in la soa levada guardandosse atorno con sospiri romaneno smaridi.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 555.15: [[ismeraldo]] vale contra mitrito, contra il male caduco...

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 24, pag. 372.18: Questa opilation chiamemo nui in Napoli «lo mal de la luna», che è tanto a dir como «lo mal caduco».

2.4 [Med.] Locuz. nom. Morbo caduco.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.31, pag. 136: A me [[venga]] lo morbo caduco / de cadere en acqua e 'n fuoco, / e ià mai non trovi luoco / che io affritto non ce sia.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 16.3058, pag. 309: Morbo caduco ed itterizia [[lo smeraldo]] cura...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 116.19: E avea Maomet la malatia di morbo caduco, che spesso cadea in terra e dibatteasi, e schiumava colla bocca sanza sentimento...

[4] Ricettario Laurenziano, XIV m. (sen.), 28, pag. 167.10: Lo fiele de l'orso, prendendolo con acqua calda, non lascia infermare di morbo caduco.

3 Sost. Chi cade, chi è colpito da epilessia.

[1] Ricettario Laurenziano, XIV m. (sen.), 4, pag. 153.25: Lo fegato del'asino, posto al naso, isvegla li caduci.

[2] Ricettario Laurenziano, XIV m. (sen.), 14, pag. 159.3: Li cogloni de lo cervio triti et polveriçati, dati a bere a li caduci, molto vale.

[3] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 5, pag. 9.7: [6] Item li testicoli di lu gallu [triti] con acqua, la bivi et sana li caduchi et volisi astiniri di non biviri vinu novi iorni.

[u.r. 08.10.2020]