CÀFFERA s.f.

0.1 cafera, caffera.

0.2 Lat. cathedra con la pronuncia bizantina del gr. kathédra (con passaggio di th a f: cfr. Ageno, Studi, pp. 591-92).

0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); F Stat. montepulc., Calendario 1355-56.

0.5 Locuz. e fras. caffera di Mosé 1.1.2; caffera di s. Pietro 1.1.1, 1.1.1.1; caffera romana 1.1; caffera vescovile 1.1; essere levato della caffera 1; essere posto in caffera 1; innalzare in caffera vescovile 1.1; sedere nella caffera 1.1; sedere sopra la caffera di Mosé 1.1.2.

0.7 1 Sedile da cui si impartisce un insegnamento e comunque destinato a persona autorevole. Fig. Dignità, autorità. Fras. Essere levato della caffera. Fras. Essere posto in caffera (di maestro). 1.1 [Nel linguaggio liturgico cristiano:] seggio del vescovo o del pontefice. Locuz. nom. Caffera vescovile: dignità vescovile. Locuz. nom. Caffera romana: dignità pontificale. Fras. Innalzare (qno) in caffera vescovile. Fras. Sedere nella caffera (romana).

0.8 Rossella Mosti 08.11.2001.

1 Sedile da cui si impartisce un insegnamento e comunque destinato a persona autorevole. Fig. Dignità, autorità. Fras. Essere levato della caffera. Fras. Essere posto in caffera (di maestro).

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 31.51, pag. 116: Nonn è ragion né bene / che 'l mastro sia levato / de la cafera sua / e posto uv'omo ch'è sanza valere.

[2] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), III, cap. 5, pag. 92.4: Alluogansi i medici e li speziali dinanzi alla Reina in questa forma, che fue posto uno uomo in caffera [ed.: cattedra] di maestro col libro nella mano ritta, e coll'orciuolo de' speziali nella manca...

1.1 [Nel linguaggio liturgico cristiano:] seggio del vescovo o del pontefice. Locuz. nom. Caffera vescovile: dignità vescovile. Locuz. nom. Caffera romana: dignità pontificale. Fras. Innalzare (qno) in caffera vescovile. Fras. Sedere nella caffera (romana).

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 44, Cattedra S. Pietro, vol. 1, pag. 354.19: Ne la quale caffera sedette VII anni; ma poi vegnendo a Roma sedette nella caffera romana XXV anni.

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 84, S. Pietro ap., vol. 2, pag. 719.25: prese [[san Piero]] la mano di Clemente e ordinollo vescovo e costrinselo di sedere ne la caffera nel luogo suo.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1476.19: voi non solamente l'avete udito, ma avetelo innalzato in cafferavescovile".

1.1.1 Locuz. nom. Caffera di S. Pietro [simbolo del magistero episcopale e di alta autorità ecclesiastica].

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 44, Cattedra S. Pietro, vol. 1, pag. 351.4: La caffera di s. Piero è detta che sia in tre maniere, cioè caffera reale, sì com'è scritto nel secondo libro di Re, nel XXIII capitolo: "David sedette in caffera".

1.1.1.1 [Relig.] Solennità religiosa ricorrente il 22 febbraio in cui la Chiesa cattolica celebra, attraverso il magistero di S. Pietro, il primato del pontefice romano. Locuz. nom. Caffera (di) san(to)Pie(t)ro.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 119, vol. 1, pag. 583.15: Negli anni di Cristo MCCLXXXVII, in mezzo febbraio, il dì di cafferasan Piero fu eletto papa Niccola IIII della città d'Ascoli della Marca.

[2] Comm. Rim. Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 146, pag. 976.20: La primavera, secondo astorlomia, si comincia a mezzo marzo, quando il sole entra inn ariete, ma secondo la Chiesa per caffera San Piero.

[3] F Stat. montepulc., Calendario 1355-56: Caffera di sa(n)to Piet(r)o, xxij 7. || Calabresi, Glossario, p. 939.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 44, Cattedra S. Pietro, vol. 1, pag. 355.7: e ciò quanto a la solennità d'oggi, la quale è detta caffera, imperò che allora ricevette il Papato sopra la Chiesa d'Antiochia e ressela sette anni lodevolemente.

1.1.2 Locuz. nom. Caffera di Mosé [simbolo dell'insegnamento della dottrina tradizionale cristiana (ricevuta da Mosé). Fras. Sedere sopra la caffera di Mosé.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 44, Cattedra S. Pietro, vol. 1, pag. 351.10: "Sopra la caffera di Moisé sedettero gli scribi e farisei".

[u.r. 04.03.2021]