0.1 caffe, caffo.
0.2 Etimo incerto: ar. kaff 'palmo della mano' o qaffa 'cambiare rapidamente una moneta fra le dita' (Pellegrini, Arab., I, p. 97).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.).
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.).
0.8 Rossella Mosti 08.11.2001.
1 Dispari. Sost. Numero dispari.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 2, pag. 50.30: E li ponti del cerchio per rascione deano èssare paio; emperciò che se lo cerchio fosse composto de ponti caffo, lo cerchio non se potarea partire per mezzo en parti uguali, e lo punto caffo non avarea lo suo oposito...
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 21, pag. 237.24: adonqua uno sarà oposito a mille; e lo die è oposto a l'anno, e 'l caffo dea èssare oposto al paio...
[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 40, pag. 145.10: E quando il verno passa, e 'l signore vuole pulcini, egli dee insegnare alla sua famiglia quando debbiano porre l'uova, cioè ch'essi pongano a luna crescente, ed in numero caffo.
[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 119.4, pag. 113: Non so, Ciscranna, se son zaffi o zaffe / ne' gozzi vostri o duol, che più v'aghiada, / di se<i> sconfitte, che vostra masnada / da no<i> già ebbe, ed ancor non son caffe... || 'sono sei e diventeranno sette'. Ma Ageno Sacchetti, Rime, p. 145 n. 4, intende dubitativamente 'ribattuto'.
1.1 Locuz. avv. In caffo: in numero dispari.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 48.11: E però i medici che danno le pillole in caffo, egli è una schernie, disse il lettore, non ha virtù nulla più in caffo che 'n pari.
[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 27, pag. 32.17: Di due ciati d'orzo al die si pasce bene la gallina che va fuori. Pognam sotto alle galline l'uova in caffo, a luna crescente da X infin a XV dì.
1.2 Fras. Non far caffo né pari: non giungere ad alcuna conclusione.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 16.106, vol. 1, terz. 36, pag. 184: Poi ordinaron, non sanza cagione, / cent'altri Consiglieri, e Popolari, / sanza la cui diliberazione / non si poteva far caffo, nè pari, / che prima vinto non fosse tra loro, / nè cavar della Camera danari...
2 Sost. [Il numero dispari per antonomasia:] il numero uno. Fras. Essere il caffo: essere il primo, il migliore.
[1] Armannino, Fiorita (11), p. 1325 (tosc.), pag. 383.16: Era ancora in quello tempo il buono Cato romano, del quale si legge tanto senno e tanta bontade. Questo era il caffo di quanti savi allora se trovasse.
[2] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 379, col. 3.23: Li indovinj pronuntiava de luj che esso devea essere lo caffo de l'autrui, per quy Roma devea essere sommersa oy a lo tucto ralevata.
[u.r. 14.01.2009]