CALAMENTO s.m.

0.1 calament, calamento, callamento, chalamento, challamento.

0.2 LEI s.v. calamintha.

0.3 a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 1; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.

0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

0.6 N In Serapiom volg., p. 1390 (padov.) il referente del fitonimo è la sola Melissa calamintha (cfr. Ineichen, Serapiom, vol. 2, p. 85).

0.7 1 [Bot.] Erba aromatica delle Labiate, in due principali varietà (Satureia calamintha o Melissa calamintha e Calamintha officinalis), usata come condimento o per le sue proprietà officinali (depurative e lenitive).

0.8 Elena Artale 26.01.2007.

1 [Bot.] Erba aromatica delle Labiate, in due principali varietà (Satureia calamintha o Melissa calamintha e Calamintha officinalis), usata come condimento o per le sue proprietà officinali (depurative e lenitive).

[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 27, pag. 15.23: Dassi in modo d'avellana ale capitali infermitadi colla decutione de· lilifago, [[...]] a quelli c'ànno il male della milça coll'aqua del cappero o del calamento...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 55.18: Capitol del calament.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 169.34: alora si deono mangiare con pepe, giengiovo, gharofani, calamento, orighamo, chanella e altre somiglianti ispezie; e debono bere apresso buono vino vechio.

[4] F Piero de' Crescenzi volg., XIV (fior.), L. VI, cap. 30: Il calamento è di due facte: acquaticho e di monte. L'acquaticho s'apella mentastro; quello delle montagnie si chiama nipitella... || Crescenzi, [p. 212].

- Calamento aromatico.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [317.3], pag. 355.13: Alguni fa in questo muodo un ullio comum, boye cipero, squinanto e callamentoaromatico, dapò buta dentro le foye del lauro - alguni ge buta le foye e li grani -, e lagali cuoxere, infina che 'l devente odorifero.

- Calamento domestico.

[6] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 37, col. 2.3: Confeçione fine che aumenta lo vedere e ssì libera la sua tetebrosità: R(ecipe) erbe albedastrar, seme di ruta an. on. I, siseleos, calamentodimestico, pulegio, çençamo, cubebe, noci moscade an. d. V, schescebram on. I ½, gherofani, mastice...

- Calamento verde.

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 13, pag. 104.3: E prenda queste cose inazi il vomire, per più agievolemente rendere, sì come raffano, seme d'atrebici, calamento verde, porri, cipolle, aqua d'orzo...

- [In cucina, per far perdere ad un alimento le sue proprietà nocive].

[8] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 169.32: sì diremo come omo li dee mangiare [[scil. i funghi]] per loro malizia amendare, con tutto sieno elli tutti rei; ma uomo li dee mangiare in tale maniera: primieramente si debono quociere in challamento con pepe...

[u.r. 20.03.2007]