CALATORE s.m.

0.1 calatore.

0.2 Lat. calator (DEI s.v. calatore).

0.3 Meo dei Tolomei, Caribo, XIII/XIV (sen.>umbro-march.>ven.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 Latinismo. || Ma cfr. 0.6 N.

0.6 N Bettarini accoglie la lezione come puro latinismo; il termine avrebbe pertanto il signif. di 'araldo', messo sacerdotale con la funzione di 'gridatore' (qui ovviamente fig.). Ma la veste linguistica del componimento e l'eccezionalità della forma inducono a qualche perplessità; Marti, Poeti giocosi, p. 279, corregge in celatore.

0.7 1 Signif. incerto: latino calator?

0.8 Elena Artale 08.10.2001.

1 Signif. incerto: latino calator? || Cfr. 0.6 N.

[1] Meo dei Tolomei, Caribo, XIII/XIV (sen.>umbro-march.>ven.), 125, pag. 82: Se moresse 'l trestissimo, / morrebbe una volta lu diavole, / megli'è ch'e' mora mill'e mille più. / Ned amore / né sentore, / tradetore, / calatore / d'ogn'er[r]ore, / porta en core, / non ha se ·nnon de dir palore...

[u.r. 09.10.2020]