0.1 calchulare, calculando, calculano, calcular, calculare, calculata.
0.2 DEI s.v. calcolo (lat. tardo calculare).
0.3 Stat. pis., 1330 (2): 1.
0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1330 (2); Stat. prat., 1347; Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.); Stat. fior., a. 1364.
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
0.7 1 Determinare con operazioni matematiche, computare. 1.1 Estens. Ponderare, tenere in conto. 2 Valutare, giudicare.
0.8 Paolo Squillacioti 28.08.2001.
1 Determinare con operazioni matematiche, computare.
[1] Stat. pis., 1330 (2), cap. 6, pag. 456.8: Et li modulatori laici, che calculano le ragione, siano tenuti, infra quel medesmo termino, u vero innanti, ad volontà di me Capitano, u vero del giudici u del modulatore, calculare li soprascripti autentichi apprezentati, ad pena di lire diece di denari a lor tollere.
[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 51, par. 5, vol. 1, pag. 210.34: ei quagle ei priore de l'arte avere vorronno a le predicte cose e seco aggiano a calculare e mectere la dicta ragione doie calculatore overo ragioniere, ei quagle ragioniere overo calculatore aggiano dei biene de lo spedale vinte solde de denare per ciascuno.
[3] Stat. prat., 1347, cap. 35, pag. 27.23: et alla pena di soldi diece per ciascuno, debbiano diligentemente vedere e calculare tucte e ciascuna spesa facta per li vecchi uficiali...
[4] Stat. fior., a. 1364, cap. 62, pag. 141.27: E che i consoli, che allora nello uficio risederano, infra otto dì dal principio del loro uficio sieno tenuti d'eleggere quactro buoni e sofficienti huomini della detta arte, cioè uno per ciaschuno quartiere della città, che sieno ragionieri, a vedere e calculare le ragioni dell'entrata e uscita del camarlingo predetto.
1.1 Estens. Ponderare, tenere in conto.
[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 912, pag. 402.20: Ed ancora fu fatta un'altra legge, la quale, non molto bene calculata, contenne questo; che tutti quelli che per vigore di petizioni date fussero stati fatti del numero de' Grandi...
[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 34.1: S'io so ben calcular cotesto detto, / d'un proposito in l'altro t'ài movesto: / prima ché m'ài de la tuo lingua pesto, / possa nel fin mi cavi de conzetto.
[1] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 31.6, pag. 119: L'occhio celato i· mme sovente movo, / calculando del corpo el suo tenere; / e nno ·l truovo composto oltra 'l dovere, / sì cche caso mi pare oscuro e nnovo.
[2] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 49a.16, pag. 321: Ma quanto saria pegio se no fese! / No dé' contare a tua ragion per dano, / ben calculando, così dolce ingano!
[u.r. 14.01.2009]