CALDAIA s.f.

0.1 caldae, caldaia, caldaie, caldaje, caldara, caldare, caldera, caldere, callare, caudara, chaldaia, chaldaie, chaldere, coldera.

0.2 Lat. tardo caldaria (DELI 2 s.v. caldaia).

0.3 Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1287]; Doc. pist., p. 1291; Stat. sen., 1298; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. prat., 1296-1305; Metaura volg., XIV m. (fior.); Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1300 (4); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Ampio recipiente metallico che si può mettere sul fuoco, usato per far bollire liquidi. 1.1 [Caldaia usata dai cuoiai]. 1.2 [Caldaia usata dai tintori]. 1.3 Grande vaso murato sopra un fornello. 2 Recipiente metallico per attingere l'acqua.

0.8 Paolo Squillacioti 28.11.2001.

1 Ampio recipiente metallico che si può mettere sul fuoco, usato per far bollire liquidi.

[1] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1552, pag. 59: E tant ge dé per le braçe e le gambe / Ked el ploveva vivo sangue, / E la carne blanca molto s'ascoriva / Plu negra ka coldera ela sí pariva.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 781, pag. 266: Entra coldera 'l mise, o era aqua buiente.

[3] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 159.25: It. quando ci fue meser Consiglio, per la festa de la Donna di febraio, prestatura di ij caldaie, s. ij e d. x.

[4] Doc. pist., p. 1291, pag. 132.3: It(em) due caldaie di rame da fuoco.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 60, pag. 76.6: Lo topo volea dissciendere per la cathena in de la caldaia per pigliare de la carne.

[6] Doc. venez., 1300 (4), pag. 27.25: Questo sì è tuto quello che ave Mafeo per i(n)promessa da Madalena [[...]] cusler VJ d'arçento et coldera J de rame...

[7] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 508.27: Quive Thesifole loro segnoreggia, a li sui ministri li fa voltaro sotto sopra colli grandi forconi, come li cuoci quanto più bolle la carne nelle gran caldaie alora sotto sopra le volgli, così costoro non cessano de voltare.

[8] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 1-18, pag. 511, col. 2.16: Or in questo logo sono grande caldare in le quae buglie la pegola dei detti navilii ed in grande quantità.

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 28, pag. 137.19: ché tropo meglio neteça l'aqua calda cha fregia e meglio la lessia e 'l boglir in caldera e meglio anchor lava la bona savonaa...

[10] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 230.29: E di ciò dae Algazel exempro de la pentola o della caldaia piena d'acqua bolliente e bene coperta, la quale non per alcuno freddo, ma solamente perché il vapore che n'esce percuote nel coperchio e ritorna in giù, ingenera molte gocciole d'acqua, che ricaggiono ne la pentola o nella caldaia.

[11] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 298.2: hec caldaria, rie, la caldaia.

[12] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, par. 1, vol. 2, pag. 49.7: Iohanni lu scrissi, lu quali intra la caudara bullenti non fu arsu...

[13] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 5, pag. 10.5: Alora Decio fo molto irato et encontenente fece emplire una grande caldera de piombo e cum grandissimo foco lo fece deleguare...

1.1 [Caldaia usata dai cuoiai].

[1] Stat. pis., 1302, cap. 34, pag. 969.3: Anche ordiniamo, che li homini de la suprascripta arte, lo lunedì maitina inante dì, possa lavorare a calcina qualunqua lavoro pertenente a tina et a caldaia, sansa alcuno bando...

1.2 [Caldaia usata dai tintori].

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 37., pag. 281.12: Item statuimo et ordinamo, che neuno tignitore possa nè debbia tégnare alcuna lana in nero di caldaia, se prima no' la fae rivedere ai detti VJ riveditori, o vero ai due di loro, per lo meno, raunati insieme.

[2] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 29.5: Il Savio [[...]] uscissi della torre sanza fare di ciò niuna contenenza, e andò alla sua casa, e fecie mandare per una caldaia da tintori grande e profonda, e mandolla alla torre...

[3] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 387.13: Se tu assomigli la lana tinta nelle caldaie d'Amida a la porpore di Tiria sarae più sozza ch'ella non è...

1.3 Grande vaso murato sopra un fornello. || Sessa, Sulla lingua (2), p. 177, con rinvio - per l'att. del lemma - all'es. qui 1.2 [1], senza ulteriore giustificazione.

[1] Stat. pis., 1304, cap. 82, pag. 733.3: Ordiniamo, che per lo comuno della dicta arte, quando li altri officiali, et per lo modo et forma che si chiamano li altri officiali, si chiami uno buono et leale homo, lo quale sia, u vero che sia stato in qua dirieto dell'arte della Lana, se avere si potrà (et se non si potesse avere, chiamisi un altro buono et leale homo), sopra fare l'officio de li fornelli e de le caldaie del comuno della dicta arte, le quali sono apo 'l lavatoio della dicta arte...

2 Recipiente metallico per attingere o contenere l'acqua.

[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 22, pag. 175.34: Unde sono homini che desiderano lo bene delle creature et ànno la caldaia, la quale è li desiderij et le fatiche ch'elli sostienno. Et Cristo, sedendo sopra tutte le creature, dice ai peccatori che ànno et desiderano questa acqua, cioè dei beni del mondo, che li diano bere.

[2] ? Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 256.5: Come quando il tremolante lume nelle caldaie dell'acque ripercosso dal sole, overo dall'imagine della raggiente Luna dicorre per ogni luogo, e già si lieva in alto e fiede l'adorno dell'alto tetto.

[u.r. 09.10.2020]