CALDERONE s.m.

0.1 caldaruni, calderon, calderone, caudaruni, chaldarone.

0.2 Da caldaia o da caldaio.

0.3 Doc. sen., 1277-82: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Boccaccio, Decameron, c. 1370.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Grosso recipiente metallico che può esser messo sul fuoco; caldaia di grandi dimensioni.

0.8 Paolo Squillacioti 29.10.2001.

1 Grosso recipiente metallico che può esser messo sul fuoco; caldaia di grandi dimensioni.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 259.13: Ancho X sol. al sopradetto lunedì i quali diei a Gezo padellaio el quale ne die fare uno chaldarone.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, 10, pag. 431.39: E senza riguardare a un suo cappuccio sopra il quale era tanto untume, che avrebbe condito il calderon d'Altopascio...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 2, vol. 2, pag. 101.27: Et cursi alcunu a la spongia appariclata cum aceto et feli, intra un gran caldaruni, per dari a biviri a li cruchifissi, per tal ki tostu murissiru, et per tostu essiri spachati da la guardia di loru.

[4] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 10, pag. 20.17: [10] Item la pulviri rasa di lu caudaruni oy di la certagina, da fori cum sucu di urdica misu a lu nasu, ristringi lu sangui.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 173, pag. 424.37: Trovate per ciascuno una conca, o calderone di rame, o altro vaso di terra...

[u.r. 14.01.2009]