CALIFFO s.m.

0.1 calif, califa, califfi, califfo, califo.

0.2 Ar. halifa (DELI 2 s.v. califfo).

0.3 Doc. pis., 1264 (3): 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. pis., 1264 (3); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.7 1 Grado supremo della monarchia islamica. 2 Estens. Capo assoluto.

0.8 Paolo Squillacioti 09.10.2001.

1 Grado supremo della monarchia islamica. || Ritenuto a torto il massimo capo spirituale dell'Islam (es. [4]), il titolo è assegnato ai successori di Maometto (es. [3]).

[1] Doc. pis., 1264 (3), pag. 385.3: Per lo comandame(n)to de lo signore califfo grande (et) alto, p(er) la gr(ati)a di Dio, elmire Momini Buabidelle, filio delo alto (et) delo potente (et) gentile, cui Dio mantegna (et) diali la sua buona volontade, (et) rimagna ali Saracini la sua benedictio(n)e...

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 26, pag. 38.7: Nell'anno del MCCLXXV era uno calif in Baudac che molto odiava li cristiani (e ciò è naturale a li saracini).

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 119.11: Ma i parenti di Maomet, i quali per la sua signoria erano grandi e potenti, per non perdere loro stato sì ordinaro uno successore di lui al modo del nostro papa, il quale tenesse e guardasse la legge di Maomet, e chiamarlo per sopranome calif.

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 6, cap. 2.16, pag. 431: Un signor fen, nominato Califfo, / dal quale ogni lor papa il nome ha preso: / grande ebbe il cuore e il corpo corto e 'l niffo.

2 Estens. Capo assoluto.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 24, pag. 117.6: Vanni fu uno grande califfo vivendo, e perchè Dante el vidde a così facte pene, sì si sdegniò, e perchè di ciò non s'allegrasse gli anunçiò cose a venire in quel tempo.

[u.r. 08.10.2020]