CALLADA s.f.

0.1 callada.

0.2 REW 1520 callis. || Ma cfr. 0.5.

0.3 Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

0.5 Faré registra la forma sett. calada 'pendio da cui si discende per un sentiero' sotto calare (cfr. Faré 1487), e tale derivazione è quella proposta pure in Durante-Turato s.v. calada. Si tratta prob. di influsso incrociato di entrambi i termini lat. (cui si assomma quello degli allotropi calle e callaia).

Si accoglie a lemma la forma con grafia geminata in quanto l'unica att. nel corpus.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Stradina, via.

0.8 Elena Artale 28.09.2001.

1 Stradina, via.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 25, 1-15, pag. 515, col. 1.18: Callaia, çoè una callada si è via o ver stradello; callaia si è via maore, intendi per lungheça.

- [In partic.:] strada in discesa.

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 25.64, pag. 171: Et come il se apressava a la callada / over dissexa del monte Olivetto, / ognun che ivi sedea laudar gli grada / Deo co(n) la voce sua per gran dillecto... || Cfr. Luc. XIX, 37: «appropinquaret iam ad descensum montis Oliveti».

[u.r. 14.01.2009]