CALLARE (1) s.m.

0.1 callare, callari.

0.2 Faré 1520 callis. || Cfr.pure 0.5.

0.3 Stat. pis., 1330 (2): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1330 (2); Ingiurie lucch., 1330-84, [1343].

0.5 In Faré 1520 la forma è indicata come lucch., ma essa è anche di ambito pis., come sottolineato in DEI e GDLI, che ne fanno lemma a sé rinviando all'allotropo callaia.

0.6 N Per il senso comune del termine in area pis. e lucch., nonché per la sua accezione idraulica, cfr. Franceschini, Lago, padule, p. 18 e gloss., p. 149.

Nell'accezione 1 il termine è presente già in un doc. pis. del 1031: «dare videor cu(m) medietate ex integra(m) de una piscaria, q(ui) dicit(ur) callare, quod e(st) in fluvio Stangno ubi dicit(ur) A la Volta» (cfr. GDT, p. 133).

In 2 è att. solo in senso fig. il signif. lett. di «punto dove il viottolo o lo stradello si stacca dalla via maestra o principale» (Nieri s.v. callare).

0.7 1 Sistema di cateratte e sbarramenti per orientare il movimento del pesce verso le reti, pescaia. 2 Fig. Squarcio, ferita.

0.8 Elena Artale 19.09.2001.

1 Sistema di cateratte e sbarramenti per orientare il movimento del pesce verso le reti, pescaia. || V. Franceschini, Lago, padule, p. 18.

[1] Stat. pis., 1330 (2), cap. 133, pag. 586.19: et sotto la rubrica «Dei callari dello Stagno», infino ad quello che dice: «Et sia tenuto io Podestà vedere et perquirere le ragioni del Comuno di Pisa».

2 Fig. Squarcio, ferita. || Cfr. 0.6 N.

[1] Ingiurie lucch., 1330-84, 73 [1343], pag. 33.1: E' co(n)viene che io ti dia d'uno coltello p(er) le spalle, che vi farò uno tale callare che vi metterai della stoppa.

[u.r. 28.05.2010]