CALLARE (2) v.

0.1 cagli, calla, callar, callo.

0.2 DEI s.v. callare (lat. volg. *callare). || Ma v. 0.5.

0.3 Bonodico da Lucca, XIII sm. (lucch.): 3.

0.4 In testi tosc.: Bonodico da Lucca, XIII sm. (lucch.); Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.); Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.

0.5 Non vengono qui considerate le forme in cui -ll- è da ritenersi con buona probabilità settentrionalismo puramente grafico, e per le quali si rimanda a calare 0.1.

Riguardo all'accezione 3, tutt'ora att. in alcuni dialetti nordoccid. (nonché in spagn.), si tenga presente che essa è registrata in REW sia sotto calare (callare) che sotto callis, in entrambi i casi ipotizzando un influsso di callum nel senso fig. di 'difficoltà' (cfr. REW 1487, 1520).

0.7 1 Abbassare, tirare giù; discendere, cadere. 1.1 Fig. Diminuire, scemare. 2 Rasserenarsi, acquietarsi (dell'aria). 3 Prendere ardire.

0.8 Elena Artale 27.09.2001.

1 Abbassare, tirare giù; discendere, cadere.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, docum. 9.225, vol. 3, pag. 141: In luogo che l'avessi, / frasche su vi ponessi. / E in galea callar puoi / le vele e gli arbor' tuoi / ché te ben scorto e piano / non veggion da lontano...

[2] Poes. an. perug., c. 1350, 213, pag. 21: Sento le spade che talgliano i nerve / de le miei forze sì ch'io callo alla terra / vegiendove filgluoi così proterve.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 10.51, pag. 366: Orando, tutti vidono apparire / da lungi la colomba e non si stalla, / perché del cibo suo avea desire, / ch'essa ne venne e puose in su la spalla / di Macometto e dentro da l'orecchia / lo rostro dolcemente a beccar calla.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.64, pag. 152: Or statti a galla / da la baralla, / ché se gli avalla / e calla, / la palla / andrà di palo in passo... || V. Ageno, Sacchetti, Rime, p. 199: «egli discende a valle e cala (cioè si butta nella mischia e addosso all'avversario)».

1.1 Fig. Diminuire, scemare.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 25 [Antonio da Ferrara].100, pag. 56: ché molti aspectan l'ultimo pentire, / che innansi al suo penter suo pensier falla / e sua speranza calla; / ancho ella porga aido, / contastar non porà a l'ultimo grido.

2 Rasserenarsi, acquietarsi (dell'aria). || Cfr. calare 3.1.

[1] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 6.8, pag. 427: Intorno a questo sìanovi gran bagli / di villan scapigliati e gridatori, / de' qual' resolvan sì fatti sudori, / che turben l'aire sì che mai non cagli... || Contini, PD, II, p. 427, annota: «per calli (ben attestato in antico toscano) piuttosto che per cali».

3 Prendere ardire. || (Contini).

[1] Bonodico da Lucca, XIII sm. (lucch.), XI.2.14, pag. 279: Per arte molt' e campan e s'aucido; / d'altrui no m'asicuro né spavento: / per allumar lo parpaglion si calla. || Cfr. Contini, PD, p. 279, che suggerisce cautamente l'accezione qui accolta, confortata da derivazioni lig. e piem. (v. anche 0.5).

[u.r. 14.01.2009]