CALLIDITÀ s.f.

0.1 callidità , calliditate.

0.2 DELI 2 s.v. càllido (lat. calliditatem).

0.3 <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>: 1.

0.4 In testi tosc.: <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.).

0.7 1 Scaltra malvagità.

0.8 Elena Artale 18.03.2008.

1 Scaltra malvagità.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 29, vol. 3, pag. 101.13: Astuzia, cioè scaltrimento, è di prudenza, col quale l'uomo viene a fine con grande sottigliezza de' suoi intendimenti nelle cose buone; ma questa sottigliezza è detta calliditate nelle cose ree, sì come sono gli incantamenti e gl'indovinamenti...

[2] Gl Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 34.24: Et però questo cotale tentatore è da vietare per la sua pessimitade, ché così avenena et così tosto et così occultamente. In del secondo modo si mostra la sua callidità , cioè scientia in mal fare.

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 39.10: Ma l'omo, dovrebbe allora considerare la profondità del male, però che sse ne perde Dio et ogni bene. In del terso modo si mostra questa callidità et malitia in offuscatione ratione promissionis, per ragione di promessione.

- Callidità di parole.

[4] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 14, 127-139, pag. 430.22: La natura sua [[scil. di Marte]] è calda, ingnea, secca, collerica, di sapore amaro e significa iovanezza, fortezza et acuità d'animo, caldi, [[...]] ornamento d'abito, protervità e callidità di parole...

[u.r. 14.01.2009]