CALÒGERO s.m.

0.1 calloggieri, calogeri, calogero, calogieri.

0.2 DEI s.v. calògero (lat. mediev. calogerus). || Lat. rifatto sul greco kalògeros.

0.3 Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Relig.] (Appellativo di) monaco greco. Estens. Sacerdote.

0.8 Elena Artale 21.11.2001.

1 [Relig.] (Appellativo di) monaco greco. Estens. Sacerdote.

[1] Gl Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 12, pag. 405.3: Dall'altra parte s'ornano tutti i loro Calloggieri; cioè i loro sacerdoti, e con fuoco e con odoriferi fumi sagrificano i loro iddei: dall'altra parte si pone il loro maggiore Idolo, il quale è di puro oro, e ornato di molte preziose priete.

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 7, vol. 1, pag. 29.4: e ivi si è uno bello munistero con una bella chiesa dipinta e storiata; e, sotto lo grande altare, si è una pietra con uno pertugio nel mezzo, e ivi fu tagliata la testa a Santo Giorgio. E nella detta chiesa si stanno calogeri greci.

[3] Gl Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 220, vol. 2, pag. 147.7: donde li calogieri, cioè monaci, sì diliberarono di partirsi, e d'abandonare lo monasterio, dicendo: andiamo a visitare lo monte e li santuari, e poi ci andiamo via.

[u.r. 14.01.2009]