CAMALEONTE s.m.

0.1 calameon, calameone, calmeón, calmione, camaleon, camaleone, camaleonte, cameleon, camelëon, cameleonta, camelione, chalamione.

0.2 DELI 2 s.v. camaleonte (lat. chamaeleontem). || Cfr. 0.5.

0.3 Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., 1351-52.

0.5 Si riuniscono i lemmi camaleonte e camaleone risalenti alla doppia base lat. chamaeleon, ‑ontis e ‑onis; per l'uso alterno delle due forme lat. cfr. OLD o in partic. Plinio attraverso CPNH, vol. II, s.v. chamaeleon.

Da notare:

1) metatesi sillabica nel tipo calameone: cfr. Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.): «chalamione» e «calameone» e Diretano bando, XIV (tosc.): «calmione»; esse potrebbero avere un precedente comune, considerato il collegamento fra i testi.

2) metaplasmo di declinazione: «cameleonta», Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.).

0.6 N Nei bestiari medievali coesistono il camaleonte comune, animale terrestre simile alla lucertola e dalle capacità mimetiche (già Plin., Nat. Hist. VIII, 120-122), e un uccello dallo stesso nome che vive come l'altro di sola aria. La natura di uccello potrebbe derivare dalla sovrapposizione fra chamaeleon e struthocamelus 'struzzo' (strictecamelon nel Physiologus BIs, cap. XXVIII; cfr. camelon), o forse, l'elemento legato al camaleonte, cioè l'aria, potrebbe aver indotto l'identificazione dell'animale con un volatile, coerentemente con l'associazione talpa-terra, rana / o alice / o aringa-acqua (tuttavia non con salamandra-fuoco).

0.7 1 [Zool.] Animale che vive di sola aria (cit. insieme alle altre tre bestie talpa - rana / o alice / o aringa / - salamandra che si ciberebbero esclusivamente di uno dei quattro elementi: terra - acqua - aria - fuoco). 1.1 [Zool.] Animale terrestre, simile alla lucertola, abile nel mimetizzarsi. 1.2 [Zool.] Uccello, volatile.

0.8 Milena Piermaria 26.06.2001.

1 [Zool.] Animale che vive di sola aria (cit. insieme alle altre tre bestie talpa - rana / o alice / o aringa / - salamandra che si ciberebbero esclusivamente di uno dei quattro elementi: terra - acqua - aria - fuoco). || Gli ess. cit. non permettono di identificare l'animale e quindi di decidere fra 1.1 e 1.2; cfr. 0.6 N.

[1] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 3.49, pag. 17: Quat[t]ro son l'aulimenta / c'ogni animal mantene / ed in vita li tene, / onde ciascun per sé vi s'acontenta: / la talpa in terra ha bene, / àleche in agua abenta, / calameon di venta, / la salamandra in foco si mantene.

[2] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 85.2: La talpa non ma[n]gia se non terra, e la ranochia vive pure d'aqua, e chalamione pure d'aire, la salamandra di fuocho si nodrisce...

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 415.11, pag. 251: sedendo [[Amore]] en trono nel meço d'un core, / en rota dando culpi da guay scorti; / nel cuy cerchio se scriva com'el palpa, / e su le poncte, ney puri elementi, / salamandra, alec, camelëon, talpa...

[4] Poes. an. perug., 1351-52, 4.3, pag. 45: [c]on quel c'ha Manto, Tebe et Anfión, / cibando l'arie come calmeón / e maie la cau[ta] morte non sentesmo.

[5] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 21, pag. 16.1: La talpa vive pur di terra; aringa vive di pura acqua; calmione vive di pura aire; salamandra vive di puro fuoco...

1.1 [Zool.] Animale terrestre, simile alla lucertola, abile nel mimetizzarsi (si credeva che vivesse di sola aria; la leggenda è già in Plin., Nat. Hist., VIII, 122).

[1] Mare amoroso, XIII ui.di. (fior.), 200, pag. 494: Onde i' son sì com'è il camaleone, / che si trasforma e toglie simiglianza / d'ogne color che vede, per temenza...

[2] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 60.29: Capitol del cameleon.

[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 52, pag. 166.10: Camaleonte è una bestia che nasce in Asia, ed in grande moltitudine, e la sua fazione è alla someglianza del lusardo. [[...]] E sua natura è fieramente maravigliosa, ch'egli non mangia nè bee cosa del mondo, anzi vive solamente dell'aria che trae a sè.

[4] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 61, pag. 185.1: Ma quelli del paese dicono ch'ella [[bestia]] muta suo colore diritto per paura, secondo la tinta che l'è più presso. E questo medesimo fanno i polpi in mare, e lo camaleonte in terra, di che lo conto fa menzione addietro.

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 15, vol. 3, pag. 226.4: Lo camaleone che è notricato da' venti e dall'aria, incontanente hae lo colore della cosa ch'egli tocca. || Cfr. Ov., Met., XV, 411-12: «quod ventis animal nutritur et aura, / protinus assimulat, tetigit quoscumque, colores».

[6] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 78, pag. 334.35: [1] Camelione sì ène una bestia la quale nasce in Asia; et àvene molte di queste bestie.

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 24.43, pag. 405: Poi del polipo e del cameleonta / m'aperse, come l'uno nasce in mare, / in terra l'altro...

[8] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 11, vol. 1, pag. 503.9: [29] Anco queste saran reputate immonde, cioè la donnola, lo cocodrillo e lo topo, e tutti quelli che si somigliano a loro, [30] cioè la lucertola, lo migalo, camaleon, stellio e la talpa. [31] Tutte queste sono di generazione di lacerte, e tutta sua generazione...

1.2 [Zool.] Uccello, volatile.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 18, pag. 39.1: L'altra criatura che vive solamente d'aqua si è uno pescie che si chiama ranocchio. E l'altra che vive solamente d'aire si è uno uccello che homo appella calameone e non si possa altro ch'in aere.

[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 5.2205, pag. 262: Pascesi solo per la sua salute / E del dolente mondo cura poco, / Considerando la sua servitute. / Camaleonte che vive nell'aria, / Quale è soggetto di tutti gli uccelli, / Se la sua chiaritate si fa varia, / Sopra le nubi volando s'adduce / E passa quelle parti delli cieli / In fin che trova l'aria in pura luce: / Ivi si pasce ed ivi si nutrica.

[u.r. 27.04.2018]