CAMERALE (2) s.m.

0.1 camarale, camerale.

0.2 Da camera.

0.3 Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Stat. sen., Addizioni 1320-26, [1326].

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Canto sommesso, eseguito nelle stanze più intime. 2 Signif. non accertato.

0.8 Roberto Leporatti 21.12.2001.

1 Canto sommesso, eseguito nelle stanze più intime.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 4.53, pag. 30: E sse avien talora / Le convengnia cantare / Per detto del singniore o della madre, / O dalle sue conpangnie / Pregata un poco prima, / D'una maniera bassa / Soavemente canti, / Ferma, cortese, e colgli occhi chinati, / E stando volta a chi magior vi siede. / E questo canto basso, / Chiamato «camerale», / È quel che piacie, e che passa ne' chuori. / Chè dice uno Provenzale / Cotali parole sovra questo punto...

2 Signif. non accertato. || Periodo di durata dell'ufficio camerale, camarlegatico?

[1] ? Stat. sen., Addizioni 1320-26, [1326] 13, pag. 66.7: E queste guardie si debbiano rimutare ad ognie camarale tre volte. || L'ed. nello Spoglio alle pp. 394-95 scrive: «Non avendo trovato questo vocabolo in un senso che qui sembri calzare, ed essendo nel Testo di dubbia lettura, supponiamo il copista potesse scriverlo, o far parere di averlo scritto, in luogo di camarlengo o camarlengato, o camarlengatico».

[u.r. 13.09.2011]