0.1 cancella, cancelli, cancello, canciella, canciello, chancello, chanciellu.
0.2 Lat. cancelli (DELI 2 s.v. cancello).
0.3 Miracole de Roma, XIII m. (rom.): 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1286-90, [1289]; Stat. sen., 1305; Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.).
In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1348]; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.
0.5 Locuz. e fras. tornare a cancello 1.2.
0.7 1 Struttura di pali o sbarre intrecciate posta a chiusura dell'ingresso di un recinto o di uno spazio. 1.1 Struttura posta a chiusura dell'iconostasi. 1.2 Fras. Tornare a cancello: tornare all'argomento principale dopo una divagazione. 2 Recinto.
0.8 Francesca Gambino 23.10.2001.
1 Struttura di pali o sbarre intrecciate posta a chiusura dell'ingresso di un recinto o di uno spazio.
[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 5, pag. 564.45: Et dice la memoria de Adriano imperatore de molte granneze lo templo fo hedificato, et adhornato de granne prete, et adhornato de diverse hystorie. Et in torno fo adhornato de cancella narate, con pavoni narati et uno bove; et li pavoni foro doi, li quali sonno ne lo Cantaro de paradiso.
[2] Stat. sen., 1305, cap. 40, pag. 57.15: E non debbia alcuno de li detti frati intrare da li cancelli del detto Spedale a favellare con alcuna donna gittata o ver fancella o vero familiare del detto Spedale senza la sopradetta licenzia.
[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 74, vol. 2, pag. 42.22: statuimo et ordiniamo che per li officiali, e' quali debono essere eletti sopra fare le selici, li detti chiassi et vie si debiano chiudere et serrare di cancella con chiavi, sì che di notte ne le dette vie et chiassi, peccati non si possano commettere nè fare, nè alcuna sozura tenere, nè alcuno in esso niscondere.
[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 36, par. 1, vol. 2, pag. 376.27: Statuimo e ordenamo, alcuno capitolo overo alcun'altra cosa nonostante, ke nulla persona possa overo degga ponere overo bugliare overo ponere overo bugliare fare litame, enmondecça overo loto overo alcuno emponemento overo alcuna sucçura fare en la via per la quale se va a la chiesia de sancto Sperandio de le Donne, cioè dal borgo e da le case del borgo de porta sancto Angnolo enfina 'l cancello de la cosa en qua derieto de Ferraçuolo.
[5] Doc. orviet., 1339-68, [1348], pag. 125.11: Anq(ue) I paiu di fe(r)recti p(er) l'usciu i(n)na(n)ti ala sacristia, II s.. Anq(ue) I ciave (et) altru achoncime i· nel chanciellu, III s..
[6] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 736, pag. 59: Anke lo vidde un'altra ancella / passare de fore da li cancella...
[7] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 87.8: Hic clatus, ti id est lo cancello.
[8] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 2, vol. 6, pag. 58.4: Il mio diletto è simigliante alla cervietta e al cavriolo delli cervi; ecco, ch'elli sta dopo il parete nostro, guardando per le finestre, mirando per li cancelli.
1.1 Struttura posta a chiusura dell'iconostasi.
[1] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 9, pag. 64.1: e fece fare ad honore di messer santo Torpè, sopra lo so corpo, una grandissima chiesa con cancelli e col civorio d'oro splendiente.
[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 8, S. Stefano, vol. 1, pag. 108.19: Sì che usando la chiesa di santo Stefano bene quindici dì anzi la Pasqua, abbiendo con molti prieghi domandato santade al detto martire, in quello die de la Pasqua essendo il popolo spesso ne la chiesa, Paolo subitamente entrò nel cancello de l'altare e, con molta fede e reverenza, si gittò in orazione dinanzi a l'altare...
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 71, S. Pancrazio, vol. 2, pag. 662.18: Di costui dice Gregorio di Torno che chiunque volesse al suo sepolcro fare un falso sacramento, anzi che venga al cancello del coro od egli è preso dal demonio, od elli cade in terra e muore immantanente.
1.2 Fras. Tornare a cancello: tornare all'argomento principale dopo una divagazione.
[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 12, vol. 1, pag. 145: Nell'altro Canto tornerò a cancello.
[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 9, pag. 82.32: In quello tempo uno prencipe mandò al re Filippo uno bellissimo cavallo non domato, il più fiero che mai fosse veduto, e chiamavalo Bucifalas, e divorava gl'uomini, onde il re gli fece fare un cancello di ferro nel quale lo teneva, e facevagli dare a divorare tutti quelli che condannava a morte.
[u.r. 13.10.2020]