CAPARRARE v.

0.1 caparrasse, caparrati.

0.2 Da caparra.

0.3 Stat. pis., 1302: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1302; Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Econ./comm.] Garantire la vendita o l'acquisto di un bene in virtù di una caparra ricevuta o versata. 1.1 Legare qno al proprio servizio e assicurarsene l'opera; assoldare.

0.8 Roberta Cella 17.11.2000.

1 [Econ./comm.] Garantire la vendita o l'acquisto di un bene in virtù di una caparra ricevuta o versata. || Nell'es., per pubblica carta specifica che la garanzia della vendita è ottenuta stipulando un contratto che funga da caparra o che preveda il versamento di una caparra e non dietro diretto versamento di denaro.

[1] Stat. pis., 1302, cap. 59, pag. 977.2: Ancho ordiniamo, che nullo de la dicta arte possa, u vero debia, ad alcuna persona, u vero luogo, alcuno coiame de la dicta arte conciare, se quelli che conciasse lo dicto coiame elli non l'avesse comprato, et vendesse quello coiame u vero caparrasse per publica carta, al pregio del quale quello coiame fusse comperato.

1.1 Legare qno al proprio servizio e assicurarsene l'opera; assoldare.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 6, vol. 1, pag. 721.2: Messer Bernabò de' Visconti di Milano avend.o la mente atenta a trovare modo di raquistare Bologna [[...]] mandò messer Arrigo figliuolo di Castruccio che ffu tiranno di Lucca in Romagna, a conducere al suo soldo mille barbute della compagna ch'era allora nel paese, il quale avea caparrati i conistaboli.

[u.r. 17.09.2007]