CAPESTRO s.m.

0.1 capestri, capestro, capistri, capistro, capistru, capresti, capresto, cavestro, chapestri.

0.2 Lat. capistrum (DELI 2 s.v. capestro).

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Stat. sen., Addizioni p. 1303; Simintendi, a. 1333 (prat.); x Doc. pist., 1349.

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. con il capestro alla gola 3.2; con il capestro in collo 3.2; freno a capestro 1.1; rompere il capestro 2.1.

0.6 A Quad. F. de' Cavalcanti, 1290-1324 (fior.), [1315]: ve(n)ne Chapestro a Picchena.

0.7 1 Fune o corda (di canapa, di cuoio o d'altro materiale) adoperata per legare cavalli o altri animali. 1.1 Locuz. nom. Freno a capestro: sorta di imboccatura per un cavallo. 2 Fig. Legame, costrizione, freno, soggezione. 2.1 Fras. Rompere il capestro: liberarsi. 3 Corda adoperata per l'impiccagione oppure per legare le mani del suppliziando. 3.1 Fig. Minaccia. 3.2 Fras. Con il capestro in collo (alla gola). 4 Cordone adoperato come cinta, simbolico dei frati francescani. 4.1 Estens. L'abito francescano.

0.8 Pär Larson 24.01.2002.

1 Fune o corda (di canapa, di cuoio o d'altro materiale) adoperata per legare cavalli o altri animali.

[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.38, pag. 892: Molto fo ben un canestro, / selle e cinghie ed un capestro, / so trare d'arco e di balestro, / tignere in verde et in cilestro, / e so di scacchi.

[2] Stat. sen., Addizioni p. 1303, pag. 62.9: Corame piloso forestiere minuto, libra J. Capestri ad opera di canape, soldi XIJ.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 10, vol. 2, pag. 225.19: alcuna volta, essendo salito in sul suo dosso, allegro menavi col freno là e colà la bocca agievole co' capestri della porpora.

[4] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 4, pag. 14.24: Quando andava de fori, comunemente avia una bestia a ccavalcare, et per freno avia lo capistro et per sella avia una pelle de beccu...

[5] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 23.24: quando andava predicando soleva cavalcare una giumenta vilissima, la più che trovare poteva; ed in loco di freno avea capestro, ed in luogo di sella aveva cuojo di montone...

[6] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 71, pag. 258.2: Allora lo cavallo andògli addosso, alzando i piedi per sì fatta maniera, che lo misse quivi morto alla terra; e spezza redini e capestri con che era legato a uno grosso anello, e tantosto se ne vae incontro allo folle...

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 2.21, pag. 258: Bucifal v'era, indomito e silvestro, / legato con catene, come quello / che mordea e rompea ogni capestro.

[8] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), pag. 571.14: Ora dirrimu di la guardia e di lu amaistramentu. Tali divi essiri a la sua guardia lu capistru, factu di coyru forti et humili, e, poi ki esti adumatu, mettilililu in testa e cun dui pasturi lu liga a la maniatura...

[9] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 85.18: E quando andava a cavalo, andava su una çumenta vilissima la pu che trovà' poea; e in logo de fren avea un cavestro e in lô de sella avea una pelle de montum.

[10] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 87.10: Hic camus, mi id est lo capestro.

[11] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 20, pag. 149.14: poi ch(e) lu cavallo è pigliato et missogle lu capistro de cannova co(n) capeççolo de corio menese spessamente all'acqua et p(er) terra a ccopangnia de alcuno cavallo domato, fine actanto ch(e) sse accustume de ben(e) ire...

1.1 Locuz. nom. Freno a capestro: sorta di imboccatura per un cavallo. || Cfr. Mascalcia G. Ruffo volg., XIII ex. (pis.), p. 69: «una altra maniera di freno la quale è dicto a camo» (Jordani Ruffi De medicina equorum: p. 34, parla invece di «aliud frenum, quod dicitur ad caraldum»).

[12] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), pag. 574.4: È una altra maynera di frenu lu quali è dictu a capistru: àvi lu morsu plui longu di li altri, fini a lu palataru di lu cavallu, e dintru a la bucca spandi in lu morsu multi falci diversi...

2 Fig. Legame, costrinzione, freno, soggezione.

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 27.16, pag. 148: La gioia c'à preso i· ·l core, e' [par] la e[s]téngna: / conven sostengna - ciò c'a gioi è il contraro, / come 'n co[n]traro - si lega esto capestro!

[2] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 11.9, pag. 73: poi che tra gente croia, / come non saggi, alpestri, / c'aver degni capestri / lor serian distringendo come fère / quale più son crudere, / dimorar mi convene e stare 'n parte.

[3] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 46.8, pag. 764: e di quell'arte, ond'io credea maestro / esser, tuttora mi convien aprendre, / come d'Amore, che or mi vuol car vendre / lo ben passato con crudel capestro.

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 81.35, pag. 402: chi 'li àn ben pinna la tasca / de viande e vin assai, / e de novo son muai, / cantam, rien, zogan e balan / e en vanitae desvalan; / ordem ni cavestro ni fren / d'alcun peccao no li destén.

[5] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 223, pag. 46: La Madalena dentro giendo, / sì se misse molto corendo; / non la tene nullo capestro, / et fo derietro dal maiestro, / portando uno bosilio bello oloso / pino d'unguento pretïoso.

[6] Dom. da Monticchiello, Rime, 1358 (sen.), 3.507, pag. 68: E quale è quel a cui più pesò o 'ncrebbe / aver tua grazia, e quel mi par più 'nvolto / nel tuo capestro e a seguir più l'ebbe.

[7] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 20.63, pag. 138: "Prego, Segnor, me chioxi questa rima. / Noi nel tuo nome vedemo alcun destro / che fora gli dimoni gir comanda, / et a sua voglia gli avolge il capestro.

[8] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 54.4: La terza cosa, compusese con Malerva e ordinao che non commattessi, e in precio li donao dieci fiaschi pieni de ducati, in semmiante de presentarli buono vino de Malvascia. Granne capestro ène la moneta.

2.1 Fras. Rompere il capestro: liberarsi.

[1] Comm. Rim. Am. (C), XIV pm. (tosc.occ.>fior.), ch. 196, pag. 981.4: E così non si dee l'uomo lasciare ingannare alle femmine, ma rompere il capestro co· lloro di fatto e none inliquidire.

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.85, pag. 271: O svergognato ardire; / Una zoppa bugia / Voler a lunga via / Guidar molti c'han senno! / Vedete com'io accenno - e non balestro. / Ma s'io rompo il capestro, - ogniuno scampi.

3 Corda adoperata per l'impiccagione oppure per legare le mani del suppliziando (cfr. es. [9]).

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 25.15: altresì come il ladro provato e preso a più di cento misfatti, che ha già il capestro a collo...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 109-117, pag. 223, col. 1.10: corsero la terra e averseno le porte, onde 'l povolo entrò dentro e anciseno li soi inimisi, e la casa de costei avea per insegna un cavestro con che fono afogadi dentro, onde fo salva con tutti li soi parenti.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 37.10: lo die la lascia pascere; e quando lo sole ee sotto l'alta terra, la richiude, e attornea lo capresto al non degno collo.

[4] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 498.7: La misera piangeva, in grande difetto igualmente di moneta e di difensione. Già pensava d'uno capestro e d'impiccarsi, ma necessariamente Demostene fu suo avvocato e difenditore.

[5] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 784, pag. 60: Vedendo Iuda suo maiestro / k'era menato êllo capestro, / sapendo k'Elli dovea morire, / cominciòse a repentire, / cognoscendo suo danamento / per così grande tradimento / k'elli avea facto e consentito, / ke 'l sangue iusto avea traduto.

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 752, pag. 171: «Duca, se tu voy gire, / Io so securo et certo che tu vay ad morire; / Pòrtate lo capistro et farray gran sapire, / Ca, quanto tu vorray, non te porray partire!»

[7] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 116.7, pag. 338: Iesù per suo man non pèra, / pensa a Erode ponar cotal soma. / - Menatel a Erode, gente fera! - / disse; Iesù fu preso per la chioma, / legarlo forte, e in collo un capestro / li misser, e dicìen: - Vienne, maestro! -

[8] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 19, prol., vol. 2, pag. 48.7: - Et killi dissiru: - Et ki a nui? Tu l'agi a vidiri. - Et iectau li dinari in lu templu, et partiusi et andau, et cum unu capistru si impisi per la gula.

[9] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 25, pag. 192.4: voglio che ttu intenda per questi serpenti che gli cinghono e ravolghono per la morte che ffa l'uomo ladro, cioè i due chapestri che porta i· ladro quando è menato a essere inpicchato, l'uno porta al collo e l'altro alle mani di dietro e con quello dal collo è inpicchato...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 9, pag. 49.5: E avenno la mente più a l'avarizia che alla pietate, iettao nello trave de mieso dello tetto, sopra lo sio grano, uno capestro e là, in mieso dello sio grano, se appese per la canna.

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 45, S. Mattia, vol. 1, pag. 366.10: Che degna cosa era che [[...]] gola, de la quale era uscita la voce del tradimento, fosse costretta dal capestro, cioè da la corda che l'affogò impiccandosi.

3.1 Fig. Minaccia.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 480.23: Quella città fece fare il re Manfredi, e fecela abitare a' Saracini suoi soldati per tenere il capresto alla gola a quegli Pugliesi, che non voleano essere sotto sua signoria.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 1, pag. 78.15: porse prieghi che in luogo di somma grazia via il lasciasse andare, per ciò che infino che in Firenze non fosse sempre gli parrebbe il capestro aver nella gola.

3.2 Fras. Con il capestro in collo (alla gola).

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 96, vol. 3, pag. 506.14: patteggiaro col re d'Inghilterra co· rrenderli la terra, salve le persone a' forestieri, uscendone in camicia iscalzi col capresto in collo, e' terrazzani alla sua misericordia...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 90, vol. 1, pag. 169.27: E vedendosi il conte sanza speranza di soccorso e disperato di salute, col capestro in collo, in camicia uscì della città e gittossi ginocchione in terra a ppie de· re, adomandandoli misericordia.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 78, terz. 66, vol. 4, pag. 40: Papa Giovanni, benchè fosse offeso, / in Concestor, davanti a tutta gente, / il fe venire, ed el venne con pianto, / e col capestro a gola, e riverente / a' piedi si gittò del Padre Santo, / confessandosi falso peccatore...

[4] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 8, 9.4, pag. 100: E 'ncontanente n'andò al palagio / a Giosafà, e, giunto, dimandollo / e dissegli: - È il ver quel che, 'n disagio, / Leon m'ha detto col capestro in collo, / che creduto hai a un buffon malvagio?

[5] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 7, pag. 226.26: Benedeto sià vu, messer Ieso Cristo, che in l'ora de la prima ve piaque de lassarve apresentare in caxa de Pilato cum lo cavestro a la gola como uno ladro per lo nostro amore.

4 Cordone adoperato come cinta, simbolico dei frati francescani.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 11.87, vol. 3, pag. 183: Indi sen va quel padre e quel maestro / con la sua donna e con quella famiglia / che già legava l'umile capestro.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 27, 67-84, pag. 650, col. 1.4: fo fra' menore 'cordellero', e appello gli Francischi gli fra' minuri, per lo cinto cavestro...

[3] x Doc. pist., 1349, pag. 8: Item di Sancto Franciescho del capestro con ce si gigea; e delle chalze e della chupora.

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 27, 85-105, pag. 702.7: né in me quel capestro; cioè in me conte Guido non guardò lo detto papa lo cordone ch'io avea di san Francesco, lo quale è fatto di fune come capestro, a significare che chi lo porta dè avere legato lo corpo e la volontà alla povertà, castità et obedienzia...

4.1 Estens. L'abito francescano.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 27.92, vol. 1, pag. 464: né sommo officio né ordini sacri / guardò in sé, né in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.132, vol. 3, pag. 202: Illuminato e Augustin son quici, / che fuor de' primi scalzi poverelli / che nel capestro a Dio si fero amici.

[u.r. 13.10.2020]