CARBÙNCOLO s.m.

0.1 carboncalo, carboncolo, carboncul, carbonculi, carbonculo, carbuncolo, carbunculi, carbunculo, carbunculu. cfr. (0.6 N) corbontolo.

0.2 Lat. carbunculus (DEI s.v. carbuncolo).

0.3 Tesoro volg., XIII ex. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.).

In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.).

In testi mediani e merid.: Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. carbuncolo bianco 1.

0.6 N Forme di tradizione diretta e indiretta coesistono nel Libro pietre preziose, XIV in. (fior.) e nella Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

In Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.) anche corbontolo, forse per trascuratezza di copia.

0.7 1 [Min.] Pietra preziosa dotata di intensa luminescenza di colore rosso. 1.1 [Agr.] Tipologia di terreno (povero di sostanze indispensabili alla coltivazione). 2 [Med.] Bubbone, pustola cutanea.

0.8 Roberta Cella 18.10.2001.

1 [Min.] Pietra preziosa dotata di intensa luminescenza di colore rosso. || Cfr. carbonchio. Il solo Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.) identifica esplicitamente la pietra, in ragione della luminescenza rossa, con il rubino, cfr. es. 1 [3].

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 2, pag. 80.5: E sappiate che l'aspido porta in capo una pietra preziosa, che ha nome carboncalo, e quando l'incantatore vuole quella pietra, dice sue parole, e quando l'aspido se ne avvede, incontanente ficca l'una orecchia in terra, e l'altra si tura con la coda, sì che non ode le parole dello incantatore.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 215.17: In l'anno del Segnor DCCCXXVI Lyo Quarto imperà anni V per sí. Questo, conzò fosse che lu ardesse in cupiditade, el desiderava la corona de una chiesia, la qual aveva carbonculi; e conzò fosse cossa che lu la portasse in cavo, siando lu presa la fevra, el morì.

[3] Gl Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 15, pag. 79.17: dicesi ch'è una pietra c'ha in sé le virtudi di tutte l'altre pietre, e è, secondo che dicono i savi, questa lapide intra ll'altre sì come il leone tra l'altre bestie, e sì come l'aguglia intra gli uccelli. Questa si è il carbunculo, che ssi chiama rubino, ch'è lucente come carbone, e lùce di notte questa lapide.

[4] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 52.14: Capitol del carboncul.

[5] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 320.22: Carbonculo passa tucte le gemme ardenti, cioè rosse, imperciò che pare che metta raczi, sì come carbone di fuoco quando elli è acceso, e non pare ch'abbia cagione del suo nome; ma in lingua greca è chiamato antirace.

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 85, pag. 471.38: egli [[il figliuolo di Venere]] non ha gli occhi fasciati come molti il figurano, anzi gli ha quivi belli e piacevoli, e per pupilla di ciascuno è un carbuncolo, che in quella camera tenebre essere non lasciano per alcun tempo, ma luminosa e chiara come se il sole vi ferisse la tengono.

[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 9, pag. 698.21: Appresso mise in dito a messer Torello uno anello nel quale era legato un carbunculo tanto lucente, che un torchio acceso pareva...

[8] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 119.3: et quisto è quillo fiume che circunda tucta la terra de India maiure. E là nasce lo megliore auro che se trove nel mundo; et ancora là se trova lo dellio, lo oniche et lo carbunculo et multe altre gemme et [prete] pretiose, le quali tira et mena con seco lo dicto fiume insieme con le aurate arene.

- Locuz. nom. Carbuncolo bianco: varietà di pietra con luminescenza bianca, diamante?

[9] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Ap 2, vol. 10, pag. 496.1: [17] Chi ha orecchie, sì oda quel che il Spirito dice alle Chiese: al vincitore darò manna ascoso, e darò a lui uno carbunculobianco...

1.1 [Agr.] Tipologia di terreno (povero di sostanze indispensabili alla coltivazione).

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 12, cap. 7, pag. 279.26: Aman terren molle, e non tenace, e non renoso. Nel sabbione advegnono, se è umettoso. Amano terra nera, carboncolo, e tufo.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 13, pag. 64.13: Il carbonculo, se non si letamina, rende magre vigne.

2 [Med.] Bubbone, pustola cutanea.

[1] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 22.16: Onde per la negligentia di torre sangue, quanto e' bisogna, secondo che dice Rasis, nascono carbonculi et altre generationi di postema; febri et postemme di capo; reuma et apostema di petto...

[2] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di baruli..., cap. 24, pag. 591.25: Crianussi supra lu garreri, supra lu dossu di lu cavallu, baruli oi carbunculi pir superchitati di sangui e pir troppu carricu misu a lu cavallu...

[3] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 85, pag. 205.2: Fase le barbule et carbunculi i(n) llu c. p(er) habunda(n)tia de sangue, et alcuna volta p(er) altri humu(r)i mestecati...

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 14, vol. 1, pag. 523.14: [54] Questa è la legge d'ogni lepra, e di percussione, [55] della lepra delle vesti e delle case, [56] delle cicatrici e de' carbonculi (ovver bugnoni, che lievano nella pelle) di macchie relucenti e mutate in varie specie di colori, [57] acciò che si possa sapere, a che tempo la cosa sia monda, ovver immonda.

[u.r. 15.10.2020]