CASĀTICO s.m.

0.1 casatico, cassatico, chasaticho, chasatico, chassaticho.

0.2 Lat. mediev. casaticum (DEI s.v. casa).

0.3 Doc. sen., 1277-82: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Stat. pis., 1321; Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Econ./comm.] Tassa sulle merci depositate in un fondaco o un magazzino.

0.8 Pär Larson 30.11.2001.

1 [Econ./comm.] Tassa sulle merci depositate in un fondaco o un magazzino.

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 259.29: Ancho V sol. nel dė a Martellino sansale per sansaria di provesine che ne fecie avere. Ancho III sol. nel dė a Iachomo del Sasso per chasaticho di panni che ne fecie avere.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 4, cap. 36, vol. 2, pag. 168.8: Et sia tenuto la podestā di Siena fare dare el casatico a chi l'adimanda, senza fraude, quanto per libra si suole dare, excetto che de le cose le quali li cittadini di Siena comprassero per suo vivere...

[3] Stat. pis., 1321, cap. 46, pag. 227.30: sia tenuto di fare iurare li dicti che tegnano le boteghe lā 've si fae lo presto, sė come dicto est, non tollere nč exigere u dimandare alcuna cosa d'alcuno compratore per casatico, u alcuna altra cagione, alcuno modo; et non acrescere lo pregio delle cose le quale si venderano in della sua botega, in fraude di casatico, u sopra imposta che debbia avere.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 111.20: chiunque compera mercatantia in Messina paga grani 3 per oncia a colui che la vende di casatico, salvo se non fa patto quando compera di dire, 'Io non pagherei cassatico.'

[u.r. 16.10.2020]