CASSO (1) agg./s.m.

0.1 casi, cassa, casse, cassi, casso, chasa, chassa, chasse, chasso, kasso.

0.2 Lat. cassus (DEI s.v. casso 2). || L'aggettivo potrebbe derivare dalla forma forte del participio passato di cassare (cfr. cassare 0.5). A favore della derivazione diretta dall'agg. lat. sta il fatto che i testi giuridici, in cui si incontra la maggior parte delle occorrenze, sono tradotti o comunque ispirati a formule lat.; sembra comunque ragionevole supporre una doppia origine.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 2.3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Doc. fior., 1279; Stat. pis., 1304; Stat. sen., 1298-1309; Stat. volt., 1348; Doc. amiat., 1370.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Stat. venez., 1366.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Stat. castell., a. 1366.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. casso dal soldo 2.1; casso dell'aere 3; fare casso 2.2; libro dei cassi 1.

0.7 1 [Dir.] Nullo, privato di valore (detto di azione o atto ufficiale). 1.1 [Dir.] [Detto di legge, statuto o sua parte]. 1.2 [Dir.] [Detto di contratto, pagamento, debito]. 1.3 [Dir.] [Detto di sentenza o condanna]. 1.4 [Dir.] [Detto di elezione o attribuzione di carica]. 1.5 [Detto di una carica]. 2 [Dir.] Espulso da un gruppo o rimosso da un incarico (detto di persona). 2.1 Fras. Casso dal soldo (o soltanto casso): privato dallo stipendio, licenziato (detto di militari e mercenari). 2.2 Fras. Fare casso: cancellare, annullare, annientare. 2.3 [Usato nei topon., per distinguere una città moderna da una antica]. 3 Privo. 3.1 Futile, vuoto, privo di significato.

0.8 Francesca Faleri 11.02.2002.

1 [Dir.] Nullo, privato di valore (detto di azione o atto ufficiale).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 67, pag. 708.17: Et se infine a qui facto fusse per loro, quella in tutto ànno et aranno cassa in perpetuo.

[2] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 4, pag. 124.33: et da inde inansi quella richiesta sia cassa et de nullo valore, se seguitata non fusse.

[3] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 16, par. 46, vol. 1, pag. 86.5: le quagle cose quanto a le predicte cose siano casse, irrete e revocate e per casse, irrete e revocate siano avute en tucto.

[4] Stat. sen., 1346, cap. 8, pag. 67.8: del detto capitolo si cassassero quelle parole che incominciano: E che a qualunque [[...]], e per casse essere s'intendano.

[5] Stat. pis., 1322-51, cap. 13, pag. 489.24: Et se in alcuna cosa si facesse u vero facto fusse contra, non vaglia nè tegna; ansi, per quella medesma ragione et facto, in tutto sia cassa, et per cassa et nulla s'abbia et aver si debbia, in ogni modo.

[6] Stat. venez., 1366, cap. 135, pag. 62.34: Infra lo qual termene se elle no serà spaçade in li Conseii ordenadi, de là avanti sia casse e de nisun valor, et in li quaderni del Comun debia esser cancellade, sì ch'elle no se possa plu esser conseiade...

1.1 [Dir.] [Detto di legge, statuto o sua parte].

[1] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, dist. 1, 5, pag. 198.6: Item, conciosiacosachè nello Statuto dell'Arte de la Lana predecta sieno molte rimesse et aggiunte, e molti capitoli cassi...

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 79, pag. 98.17: se alcuno de' predetti ordinamenti fosse contra Ordinamenti di Giustizia, che in quella parte nella quale fossono contra i detti Ordinamenti, d'insino a ora sieno cassi e vani e di neuno valore.

[3] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 133, par. 38, vol. 2, pag. 192.24: tucte capitoglie, statute e ordenamente e reformagione, le quale de ciò parlassero, da mò siano casse, irrete e en tucte revocate per essa ragione.

[4] Stat. fior., XIV pm. (3), pag. 169.33: Et che ogni e ciaschuni statuti, reformagioni e provisioni di consigli del dicto comune e popolo di Fiorenze [[...]] sia e esere debbia, e intendasi essere con effecto casse et vane, et di niuno valore, efficacia et momento et quelle cassaranno et annulleranno pienamente.

[5] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 20, pag. 578.6: li Statuti e li ordinamenti contra le predicte cose facti per dricto o per non dricto o forsi chi se facesseno da qui innançi, cassemmo et irritemmo, e cassi et irrite pronunciemo...

1.2 [Dir.] [Detto di contratto, pagamento, debito].

[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 97, par. 7, vol. 2, pag. 151.16: cotale contracto per essa ragione sia nullo, e quignunque cosa sequitarà de ciò overo per ciò per casso e irrito sia avuto...

- Casso e vano.

[2] Doc. fior., 1279, pag. 242.30: e sì do piena e libera podestà ale sopradette mie herede e fidecommissarii, ke possano questo testamento fare aconciare a senno de' loro savi in qualunque modo melglo possa e più valere, tengnendo il contratto fermo; e s'aparisse fatto per me alcuno altro testamento o codicillo e leghato neuno innançi a questo, sì volglo ke quello cotale sia kasso e vano e di neuno valore.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 527, vol. 1, pag. 329.34: Et la carta de la cessione sia constretto rendere per vano et casso...

[4] Stat. pist., 1313, Aggiunta, pag. 202.7: E ke tutte le carte di vendigione o di alienagione o di cessione e ongn'altra carta ke ssi tro[va]sse, ke fosse fatta delle ditte terre, case e possesioni, o ke p(er) inançi si facessero in pregiudicio della ditta Opera, siano casse e vane e di nessuno valore, e p(er) casse e per vane siano tenute et avute.

[5] Stat. fior., c. 1324, cap. 54, pag. 81.13: decernendo neentemeno infino a ora cotali contratti cassie vani, e ancora a cautela quegli cassando e annullando...

1.3 [Dir.] [Detto di sentenza o condanna].

[1] Stat. pis., a. 1327, L. 2, cap. 35, pag. 103.22: che la decta condapnagione s'intenda et sea cassa in della meità...

[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap.19, par. 1, vol. 1, pag. 88.6: alcuna condannagione overo sententia en qua derieto data overo de quence ennante se darà per sé overo suo precessore en quegnunche modo cassare overo anullare overo cassa overo nulla pronuntiare e, se contra se fecesse, non valgla, né tenga per alcuno modo...

1.4 [Dir.] [Detto di elezione o attribuzione di carica].

[1] Stat. pis., 1341, cap. 117, Aggiunta, pag. 294.19: Et se alcuna electione d'altro notaio facta fusse u facta si trovasse, in fine hora cassa sia, ed essere cassa s'intenda.

[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 92, pag. 117.18: e se fosse rafermato, eletto, condotto, overo fossero, quella cotale raferma, elezione, e condotta non vaglia e non tengnia, anzi insino ad ora sia vana e cassa.

[3] Stat. pis., 1322-51, cap. 3, pag. 462.34: la dicta electione et chiamata in tutto et per tutto cassa et nulla sia et esser debbia, et per chassa et nulla, per virtù di questo capitulo, s'intenda et abbia, et avere et tenere si debbia...

[4] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 18, pag. 646.5: quella election, nominacione o assumptione cassemo et irritemmo et casse et irrite nunciemo.

1.5 [Detto di una carica].

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 84.8, pag. 36: La legge li er'assai contradicente: / pensò d'essere in Roma a la stagione / quand'ella dispensava i nuov'onori. / Poi ch'ieran cassi i suoi procuratori, / non potean per lui far domandagione.

2 [Dir.] Espulso da un gruppo o rimosso da un incarico (detto di persona).

[1] Stat. volt., 1348, cap. 29, pag. 48.4: e se nol facesse cassare subitamente, el priore che succedesse a lui sia tenuto e debbia quello cotale priore fare cassare del libro del numero de' frategli e per casso sia auto e tenuto, e di ciò sia bene sindicato.

[2] Stat. venez., 1366, cap. 167, pag. 82.38: sì come è dicto, siano per imperpetua cassi e privadi da officii e da benficii del Comun de Venesia, e stiano uno mese in le prexon del Comun.

[3] Stat. castell., a. 1366, pag. 127.19: Et si elli non ce vane (e) non vole ubedire, che 'l priore el debbia cassare; (e) si el priore no 'l cassa, che 'l camorlengo, fenito el suo offitio, l'arenda p(er) casso.

[4] Doc. fior., 1362-75, [1367] 173, pag. 191.25: si provegha che qualunque persona sarà operaio della detta opera sia tenuto e debba exercitare il decto officio, e da quello no sia rimosso, durando il suo tempo, nonostante che fosse tratto ad alchuno altro officio, salvo che se fosse tracto Priore e rimanesse Priore del popolo e del comune di Firenze; nonostante alcuna reformagione o statuto facto in contrario; ma in questo caso s'intendano essere cassi: salvo che per questo non s'intenda fare contro a niuno ordine o statuto del comune di Firenze...

- Sost.

[5] Stat. castell., XIV sm., pag. 154.6: dali quali cassi ciasscheduno della detta fratenita se debbia guardare de non co(n)v(er)sare nè trattare con veruno, per niuno muodo.

- Sost. Locuz. nom. Libro dei cassi: documento in cui si scriveva il nome degli espulsi dalla confraternita.

[6] Stat. castell., XIV sm., pag. 156.21: Allora el camo(r)lengo sia tenuto q(ue)llo cotale overo chotali casare e radare del libro di conpanni della detta fratenita, e scrivalo ello libro di cassi.

2.1 Fras. Casso dal soldo (o soltanto casso): privato dallo stipendio, licenziato (detto di militari e mercenari).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 65, vol. 1, pag. 124.10: i cavalieri e i loro capitani, ch'avieno promesse dal conte di due paghe doppie e di mesi compiuti, non si volieno partire, e rimasono cassi dal soldo dell'arcivescovo...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 26, vol. 2, pag. 318.8: tanto crebbe e multipricò la detta compagna sì di gente cassa dal legato, e da' Perugini, e da' Sanesi, e da altri Comuni...

[3] Doc. amiat., 1370, pag. 107.8: vi risspo(n)diamo che la gente p(er) noi ricectata, de la quale sc(ri)vete, è gente cassa, stata a la guerra del prefecto...

- Sost.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 57, vol. 2, pag. 205.30: e non trovavano Tedeschi che contro a lloro facessono resistenza, che tutti tenieno parte nella compagna, e i cassi da' soldi entravano in quella, e per questa cagione s'avieno vedute rubellare molte terre...

2.2 Fras. Fare casso: cancellare, annullare, annientare.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, 4.30, pag. 197: Discende, infusa d'intelletto eterno? / E alla fine sta con fermo passo / A sè sè medesima referendo, / E ogni falso fa con veri casso? / Costei per certo (il vero conchiudendo) / È maggiormente efficiente cagione...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 3, cap. 3.75, pag. 191: E nota che in Liguria qui si passa / ne' Campi lapidari, ove li dii / superbia de' Giganti già fen cassa...

2.3 [Usato nei topon., per distinguere una città moderna da una antica].

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 956, pag. 209: L'un se ne passa a destra / e l' altro ver' sinestra, / lo terzo corre in zae / e 'l quarto va di lae: / sì ch'Ëufrade passa / ver' Babillona cassa / i· Mesopotanìa...

3 Privo.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 435.8, pag. 261: Ma nuy vedemo qual è plu çoli[v]o, / cuy vengano tutti deletti a tondo, / che morte di botto lo mete a fondo, / di çascun bon terreno casso e privo.

[2] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 41, pag. 27.11: la quale generazione di dilecto, essendo temperata per la vera aspreza ytaliana, però fue cassa d'infamia... || Cfr. Val. Max., II, 4, 4: «Quod genus delectationis Italica severitate temperatum ideoque vacuum nota est...».

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 237.20: Deh! so io vinta d'etade, la quale vecchiezza cassa e vacua di verità deride con falsa paura fra l'armi dei re...

[4] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 129.6, pag. 253: - Lasso / a me tapino, in quanto rio tormento / rimango, e d'ogni ben privato e casso! -

[5] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1006, pag. 65: Tu fusti, chrudel morte, tanto ingorda / de farme del mio fiol chasa e priva, / et a mi trista te mostri sì sorda?

[6] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), tenz. 1, 1.4, pag. 765: Io veggio scolorir gli aurate sasse / e sgranellarse fuor del colle azzuro, / e l'uno e l'altro devenir sì oscuro, / che quase paion d'ogne luce casse.

[7] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 127.7, pag. 340: Disser allor li scrib'e ' farisei, / contra Iesù, tutti col cor acceso, / con alte voci, d'ogni pietà cassi: / - Non Iesù, no, ma Barrabàn si lassi! -

[8] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 71, terz. 33, vol. 3, pag. 290: e tutti que', ch'hai uditi contare, / eran privati, e cassi di mercede, / per lor difetti, e scomunicati / dal vero Papa, a cui ciò si richiede.

- Fras. Casso dell'aere: privo del respiro, morto.

[9] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 363.3: e che non domandasse battaglia e contesa coi venti, dell'aere cassi, in qua dietro osti e suoceri chiamati...

3.1 Futile, vuoto, privo di significato.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 264, pag. 186: Le scus ke trovan li homini me paren van e casse.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 7.14, pag. 28: et en quel dìe amor tanto s'agranda, / che despresa diviso e comuno: / però conosco mïa vita cassa.

[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 23, pag. 63.20: lu comunj parllamentu de sanctu Benedictu non era sencza virtuti, ka poy ky lu corj de sanctu Benedictu era elevatu per contemplatione, li parole soy non potiano esserj cas[s]i, benj in tantu ky quandu illu parllava contra alcuna pirsuna per modu de amminazo, paria ky lu soy amminaczari fussi sentencia.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 11, vol. 2, pag. 305.9: voi faceste pace con noi per patto che noi vi rendessimo le legioni che prese avevamo; ora fate quella pace cassa e vana, e sempre mettete colla baratteria alcuna simiglianza di diritto.

[5] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 1.19, pag. 3: quando m'accorsi ch'ogni vita è cassa / salvo che quella che contempla in Dio / o ch'alcun pregio dopo morte lassa.

3.1.1 Inutile.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 49, vol. 1, pag. 201.8: Le preghiere furono vane e casse, e non esaudite dagli Dei.

[u.r. 16.10.2020]