CASTALIO agg./s.m.

0.1 castalie, castalio, castalïo.

0.2 Lat. Castalius (DEI s.v. castalio). || Lat. sul greco Kastàlios.

0.3 Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?): 1.

0.4 Att. solo in Boccaccio.

0.6 T Boccaccio, Esposizioni, 1373-74: sì come il fonte Castalio; Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.): alla fonte chiamata Dirce e Castalio.

N Il topon. Castalio deriva dal sost. femm. lat. Castalia; il cambiamento di genere può dipendere dall'oscillazione masch./femm. di fonte, cui il topon. si accompagna.

0.7 1 [Di fonte, di acque o delle muse:] di Castalia, la fonte sacra ad Apollo e alle muse (con allusione alla sacralità dell'ispirazione poetica). 2 Sost. Il cavallo castalio, Pegaso (che creò col suo piede la fonte Castalia).

0.8 Elena Artale 30.11.2001.

1 [Di fonte, di acque o delle muse:] di Castalia, la fonte sacra ad Apollo e alle muse (con allusione alla sacralità dell'ispirazione poetica).

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), son. fin. 1.6, pag. 663: O sacre Muse, le quali io adoro / e con digiuni onoro e vigilando, / di voi la grazia in tal guisa cercando / qual l'acquistaron palidi coloro / a' quai poi deste il grazioso alloro / in sul fonte castalio poetando...

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, par. 7, pag. 725.20: a' servigi dispose di Pallade; la quale me benivola ricevente nelle sante grotte del cavallo gorgoneo, tra le sapientissime Muse commise, là dove io gustai l'acque castalie...

[3] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 93.3, pag. 111: Fuggit'è ogni virtù, spent'è il valore / che fece Italia già donna del mondo, / e le Muse castalie son in fondo, / né cura quas'alcun del lor onore.

- Sorelle castalie: le muse.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 1, ott. 1.1, pag. 253: O sorelle castalie, che nel monte / Elicona contente dimorate, / dintorno al sacro gorgoneo fonte, / sottesso l'ombra delle frondi amate / da Febo, delle quali ancor la fronte / spero d'ornarmi, sol che 'l concediate: / le sante orecchi a' miei prieghi porgete / e quelli udite come voi dovete.

2 Sost. Il cavallo castalio, Pegaso (che creò col suo piede la fonte Castalia).

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 56.3, pag. 437: Questi infra' suoi Foloèn cavalcando, / di verde quercia inghirlandato, giva; / il qual da il castalio somigliando / gregge fremendo adizzato anitriva, / or qua or là co' piedi il suol pestando, / ferendo chi appresso li veniva...

[u.r. 16.10.2020]