CASTIGAMENTO s.m.

0.1 castigamenti, castigamento, castigamentu, chastigamento, gastigamenti, gastigamento, ghastighamento.

0.2 Da castigare.

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.7 1 Punizione che ha lo scopo di liberare da un vizio o di correggere un errore. 2 Ammonizione, avvertimento, monito.

0.8 Chiara Coluccia 29.01.2002.

1 Punizione che ha lo scopo di liberare da un vizio o di correggere un errore.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 465, pag. 543: La femena è contraria d'ogno castigamento, / pessima et orgoiosa e de forte talento... || (Contini): «correzione».

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 125.1: Plato essendo troppo caldo contra uno suo servo per offensione che li avea fatta, temendo di non passare il modo de la vendetta, commise a uno suo amico l'albitrio del gastigamento.

[3] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 22, pag. 265.13: quando tu gastigherai alcuno, non vorà tuo gastigamento.

[4] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 17, pag. 152.36: E questo non si può bene insegnare per noi, cioè quali segni d'amistà, e quali gastigamenti l'uomo die fare alla femmina generalmente, ma conviene guardare le condizioni delle persone, e vedere se le loro mogli sono umili od orgogliose, o s'elle sono folli o savie.

[5] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 7, pag. 19.20: perché le tribulazioni e l'angosce del mondo sono i gastigamenti di Dio, e allora dé pensar l'uomo che Dio l'ami, quando di tribulazioni da lui è visitato e tormentato.

[6] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 53, pag. 295.15: sì dé tore le iniurie e la mala volontà soa per soe bonne overe de fervente Raxom e iustixia e per castigamento de grande penne de quili chi fesen male...

[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 364, vol. 2, pag. 387.36: Et excettiamo coloro e' quali di lieve gastigamento battessero li minori di XIIII anni, e' quali trovassero a meschiare insieme, rimossa fraude et malitia.

[8] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 104, pag. 61.10: imperciò che la disciplina de' kavalieri, per bene essere mantenuta, abisogna d'aspra e subita maniera di gastigamento, imperò che l'armi per le forze s'afermano, le quali cose se si dimenticano, sono abatute, se non abatono.

[9] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 2, pag. 78, col. 22.3: El suo spirituale figliuolo non si turba né si sdegnia di tale castigamento vedendosi figliuolo di Dio e Idio in padre.

[10] Stat. pis., 1330 (2), cap. 170, pag. 637.32: Per la qual cosa, et ad ciò che colui [che] per virtù d'animo proprio dal gravamento dei minori non si vuole rimanere, per timore di pena che in lui sia posta, et per constringimento delli suoi congiunti, et per loro castigamento, dalle predicte cose sia constrecto d'astenersi...

[11] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 46, vol. 1, pag. 425.13: infino che, per gastigamento de' legati, la riotta fu determinata in cotal modo, che l'uno avesse piena potenza l'un dì, e l'altro l'altro.

[12] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 34, pag. 240.10: Platone filosofo fu discepolo di Socrate e fu molto temperato, che avendoli molto fallato un suo famiglio, per la qual cosa elli s'era turbato, per tema di non passare per ira l'ordine della correzione commise ad un altro il gastigamento.

[13] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 88.29: e caçando in terra tanto fum vasai e tormentai da lo demonio infin che eciamdé li atri lungibardi chi eram for per la contrâ lo sapem, açò ch'elo fuse lor castigamento che mai logo sacro non presumasem de violar ni tocà'.

2 Ammonizione, avvertimento, monito.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 315, pag. 248: Nu lezem de Tobia il Vedre Testamento / Ke grand misericordia el feva il so tempo, / E hanc al so fïol deva castigamento / Ke pur el fess lemosine del so fadhigamento.

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 23, pag. 267.35: ed alcuna gente sono, che non s'inchinano sufficientemente a fuggire il male ed a fare il bene, ma tuttavia ellino sono dottrinabili per li buoni insegnamenti e per li buoni gastigamenti della legge, e tornansi a bene fare.

[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 7, pag. 19.17: Perché secondo che si dilunga da la bontà e dal ben fare colui che disdegna i gastigamenti che fatti li sono, e hae in odio colui che 'l gastiga, cosí non puote esser buono chi le tribulazioni del mondo e i pericoli non soffera in pace, ma se ne cruccia e lamenta contra Dio...

[4] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 25, pag. 425.8: e di questa paura nasce un pentimento del fallo, lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a più non fallire.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 3, cap. 6, par. 5, pag. 87.2: Più fa prode l'amichevole gastigamento che l'accusare perturbato...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.22, pag. 152: cossì lo nostro segnor De' / a lo profeta Moisé, / per noi salvà e trâ a lé, / à vosuo a noi mostrar / le cosse c'omo dé oservà / per leze e per castigamenti / de li dexem commandamenti, / che noi lezamo che elo dé / a lo profeta Moisé / scriti e sculpii in prea dura, / per tener ferma la scritura, / chi no sse possa spegazar, / in memoria eternar...

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 29, pag. 64.19: Amico mio Lucillo, e' non mi pare, che questo si debbia fare per savio uomo, perocchè la sua autorità se ne menoma, e non è tanto pregiata da coloro, che gastigamento ne potrebbero ricevere, quand'ella non fosse tanto avvilita.

[8] Stat. sen., c. 1331, cap. 48, pag. 49.15: E se 'l detto contrafacente e non obediente non si coreggiarà e non s'amendarà per gastigamenti di parole, sia dinunziato e dinunziare si debba nel Capitolo de la detta Casa...

[9] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 4, 42, pag. 73.23: E perçò, voiando lo cavaler soa voluntade complir con essa, ela sempre lo refrenava e retraçeva o per planto o per menatie o per exemplo o per castigamento e così andà con esso molti dì, ça e là, sença tocamento carnal.

[10] Gl Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 29, pag. 135.10: Lu Conti, videndu chi illu era pintutu di zo chi havia fattu, et happi misericordia di illu et rindiuli omni cosa, ecceptu chi per dixiplina, zo esti per castigamentu, sì li livau milli soldi di auru, a zo chi un'altra fiata non presuma di fari lu simili.

[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 35, pag. 243.25: In segreto amonisci l'amico e in palese il pregia, e nel gastigamento mescola lusinghe.

[12] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 18, pag. 71.30: Questu' veiava molto in oracione et afliçeva molto el corpo so cum grande astinencia, e fuçiva le femene et era humele a tuta çente, eciandeo el dava bon consegi e iusti, e sì amaistrava ognomo in bon costumi e castigamenti.

[u.r. 18.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]