CASTIGATORE s.m.

0.1 castigatore, gastigatore, gastigatori.

0.2 Lat. castigator, castigatorem (DELI 2 s.v. castigare).

0.3 Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.).

0.7 1 Chi castiga, punisce; chi corregge, ammonisce, riprende.

0.8 Chiara Coluccia 29.01.2002.

1 Chi castiga, punisce; chi corregge, ammonisce, riprende.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 172.2: Molto temperato di mangiare e di vino, molto lussurioso e crudelissimo gastigatore delli altri che peccavano in quel vizio.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 22, pag. 265.15: male agevolemente si fa vizioso cului ad cui e· gastigatore non vene meno, et nonn- agevolmente si sozza di vizio d'errore cului, che la continua dottrina purgò.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 40, cap. 9, par. 8, pag. 585.17: Quegli, che è dolcemente gastigato, ha in reverenzia il suo gastigatore...

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 108, pag. 355.9: Perocch'egli era giudice, e gastigatore de' Re, quand'egli avea cominciato a lodare la povertà, e mostrarci come tutto quel, che l'uomo ha oltre il suo uso, è una carica soperchievole, e grave a colui, che la porta, spesse volte ebbi volontà d'uscire povero fuori della scuola...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 19, pag. 150.26: Per le quali cose lo eccelso imperador di Roma, gastigatore del mondo, ti terrebbe cara compagnia, e ancora più...

[6] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Dt 18, vol. 2, pag. 296.2: [19] Ma chi non vorrà udire colui che parlerà nel mio nome, cioè in mio iscambio, io solo ne farò la vendetta e sarò punitore e castigatore.

[u.r. 16.10.2020]