CASTIGATURA s.f.

0.1 gastigatura, gastigature.

0.2 Da castigare.

0.3 Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Punizione, riprensione, ammonimento.

0.8 Chiara Coluccia 29.01.2002.

1 Punizione, riprensione, ammonimento.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 6, pag. 195.14: Ma un altro calunniatore dirae (imperciocchè noi diciemo di sopra che le tribulazioni sono nostri ammonimenti, e gastigature) "perch'io diventi migliore, coloro sono puniti, perciò ch'io viva, coloro muoiono...

[2] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 310.3: E nondimeno, si truovano del continuo di quegli che dopo tale gastigatura, folleggiando ci ricaggiono.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 10, cap. 61, vol. 2, pag. 531.16: All'animo del tiranno è insaziabile con disiderio sempre di sottomettere i popoli liberi, e lli altri tirannelli che sono minori, tenea messer Bernabò oltre alla presa di Bologna trattato di torre Coreggio, né lla gastigatura di Sa· Ruffello l'avea rimosso dal seguillo...

[u.r.10.04.2002]