CASTRARE v.

0.1 castra, castrà , castrano, castrare, castrassela, castrati, castrato, castratu, castravano, castreranno, castreremole, castrese, castrò, chastrate, chastrati, chastrato, crastà', crastai, crastar, crastasse, crastati, crastato, crastatu, crastose, crastrati, kastrato.

0.2 Lat. castrare (DELI 2 s.v. castrare).

0.3 Bestiario toscano, XIII ex. (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).

0.6 A Doc. fior., 1259-67: Libro di Castra Gualfredi; Doc. pist., 1297-1303: Prestoe a Castra d'Useppo.

0.7 1 Asportare le ghiandole genitali dell'uomo. 1.1 [Vet.] [Rif. a animali maschi]. 2 [Detto delle arnie:] cavarne il miele.

0.8 Chiara Coluccia 05.02.2002.

1 Asportare le ghiandole genitali dell'uomo.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 2, cap. 14, pag. 102.25: q(u)alu(n)qua p(er)sona fusse pattarino, o sodomito overo bugerone, o gaççaro [[...]] sia co(n)depnato che sia castrato...

[2] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 4, pag. 12.26: Et una nocte, apparendoli l'angelo, sì paria ad chisto sancto patre che se crastasse, et omne tentacione e motu de chilli parti de lo corpo sì cissasse.

[3] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 409.12: Carbone Attieno compreso in questo peccato da Bibieno, fu castrato.

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 4, pag. 19.20: E dimandando egli perseverantemente ed umilmente ajuto dall'onnipotente Dio e rimedio in questa battaglia, una notte si vide in visione castrare dall'angelo, e parvegli che l'angelo al tutto gli tagliasse ogni movimento dalli membri vergognosi...

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 14, pag. 68.37: Et questi garçon regal perché gli eran tanto bella çoia hi fè tegnir dentro dal so' palaxio e segondo la lor uxançça gli fè crastar, ché per tor via ogne su[s]pition quî gran segnor gli lor famigli secreti e domesteghi chi covegnivan usar per caxa de dì e de nochie e servir le lor done per honestae gli faxevan far eun[u]chi, çoè homi crastai perché sençça ogne dubio hi fossan casti.

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VI, cap. 17, vol. 1, pag. 248.6: e 'l detto Guiglielmo fece accecare degli occhi e castrare, acciò che mai non potesse generare figliuoli, e in pregione vilmente finì sua vita...

[7] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 14.1, pag. 434: Sì mi castrò, per ch'io non sia castrone, / Castruccio, quando Lucca fu tradita, / che de'mei lombi è la lussuria uscita, / e vivo en castità per sua cagione.

[8] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 151, pag. 575.17: In Cibelia, ch'è una contrada, era uno templo, li preiti del quale si castravano e pelavano le gambe.

[9] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 101, pag. 279.5: Inperò che sono castrati i quali sono così nati del ventre della madre, e sono castrati i quali sono fatti per forza dagli uomini, e sono castrati ch'ànno castrati sè medesimi per lo regno de' cieli.

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 82.26: E demandando ello perseverantementi e humelmenti aitorio a l'omnipotente Dee e remedio in questa batagla, una noite se vi'in visium crastà' da l'angero, e pareali che l'angero a lo tuto ge talase ogni movemento vergognoso.

- Escl. [Per esprimere dileggio e scherno].

[11] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 11.9, pag. 673: Ma io farò una fica e dirò: -Castra! / Famme 'l peggio, che puoi; tènla tra gli occhie...

1.1 [Vet.] [Rif. a animali maschi].

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 82, pag. 93.12: Lo boe lo quale è nero et ae piccole corne, è assay meno utele che non è lo rosso, e quando è castrato allora cresce due cose, la força e le corne, avegna che non sia de tanta fereçça né con tanto animo sì chome dinanzi.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 68, pag. 323.28: [6] Et voglo che voi sappiate che la carne delo toro ène sottile et ène nociva più che quella dela femina, se elli non fusse castrato.

1.1.1 [Vet.] [Masc.].

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 98, pag. 212.13: dunca lu bono 'l maroschalco de lo mese de aprili, voi d(e) maio, q(ua)n assema la luna, deve castrare lu c. dui dì nanti deve substine(re) lu c. da beve(re).

- Sost. L'atto di castrare.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 26 rubr., pag. 170.1: Del castrare i cavagli.

2 [Detto delle arnie:] cavarne il miele.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 7 rubr., pag. 207.12: Dell'arnie che si voglion castrare, e della dottrina dell'api.

[2] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 7, cap. 7, pag. 207.20: Castreremole, cioè voterelle la mattina molto per tempo, quando dolcemente l'api si posano.

[3] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 13, pag. 259.13: Di questo mese si castreranno l'arnie, cioè si trarrà il mele...

[u.r. 01.03.2022; doc. parzialm. aggiorn.]