CAVA s.f.

0.1 cava, cave, cavi, chava, chave.

0.2 Lat. cava (DELI 2 s.v. cavo 1).

0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.4.1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Palamedés pis., c. 1300; Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Fatti dei Romani, 1313 (fior.).

In testi sett.: Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. fare una e altra cava 1.8; porre a cave 1.1.

0.7 1 Scavo più o meno profondo praticato nella superficie del terreno, fossa. 1.1 [Agr.] Fras. Porre a cave (le viti): scavare una fossa lunga quanto è il filare delle viti collocandole alle volute distanze e coprendole con la terra impiegata nel fare la fossa. 1.2 Buca (per la sepoltura dei cadaveri). Estens. Sepoltura. 1.3 Canale per l'irrigazione delle acque, fosso. 1.4 Buca lunga e sotterranea. Cava sotterra. 1.5 Estens. Cavità sotterranea di varia ampiezza usata per lo più come dimora o riparo di uomini o di animali: spelonca; grotta; tana; buca. 1.6 [Specif.:] buca dell'inferno, bolgia. Estens. Inferno. 1.7 Fig. 2 [Miner.] Scavo per l'estrazione dei metalli o di materiale da costruzione. Estens. Luogo ove si estrae tale materiale, giacimento minerario. 3 [Per errore di traduzione o fraintendimento dell'originale].

0.8 Rossella Mosti 04.02.2002.

1 Scavo più o meno profondo praticato nella superficie del terreno, fossa.

[1] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 66, par. 9, vol. 2, pag. 417.1: Ancora a nullo sia licito alcuna fossa fare overo cava, né cavare apresso aglie mura de la cità e deglie borghe da quaranta pieie verso esse mure d'alcuna parte d'esse...

1.1 [Agr.] Fras. Porre a cave (le viti): scavare una fossa lunga quanto è il filare delle viti collocandole alle volute distanze e coprendole con la terra impiegata nel fare la fossa.

[1] Gl Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 11, pag. 95.2: E tutte queste vigne si pongono e a solchi, e a scrobe, cioè a cave.

1.2 Buca (per la sepoltura dei cadaveri). Estens. Sepoltura.

[1] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), 2, pag. 173: Nel cui tumulo stando scripti li versi del sou pitafio: Ad chi tucto lo mundo non bastava / mo li basta questa piccola cava.

1.2.1 Buca nel terreno usata come trappola per la caccia.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 21.50, pag. 397: Poi seguitò: «Quel ch'a ciò dir mi mosse / si è che fanno [[gli antropofagi]] una e altra cava, / dove uom riman talora in carne e in osse».

1.3 Canale per l'irrigazione delle acque, fosso.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 18, 139-145, pag. 372, col. 1.6: la qual [[fabula di Tebani]] se de' intendere che in tempo de seco li Tebani andavano ai ditti fiumi e faceano cave e condutti in tal modo che so terren sí se adaquava.

1.4 Buca lunga e sotterranea. Cava sotterra.

[1] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 85.5: E quando il signiore si fu partito, il cavaliere fecie spogliare alla dama i panni ch'ella avea vestiti e rimettersi i suoi medesimi, e mandònnela nella torre per la cava sotterra.

1.4.1 [Milit.] Scavo sotterraneo al fine di penetrare di sorpresa nella fortezza del nemico o scalzare le mura.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 16, pag. 305.17: E s'elli avviene che 'l castello non si possa vínciare per fare cadere le mura, l'uomo die mandare la cava dentro al castello per molte ràmora, e puoi [[...]] debbono quellino dell'oste méttare genti nella cava e farli uscire nella terra dentro.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.29, pag. 207.26: Fermò l'assedio: mandò per maestri; ordinò edificii e cave e coverte; e molti palesi segni fece da combattere.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 49, pag. 105.29: e le mura crollare per le cave fatte sotto terra...

[4] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 173.16: E fecese la cava soterra per andare agl mura del ditto castello.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 95, vol. 2, pag. 300.20: anzi con cave sotterra puntellaro gran pezzo delle mura da la porta a Santa Agnesa, e quelle feciono cadere...

[6] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 158.22: E tanto vi stetero a chanpo che l'ebeno per chava: e alora quegli di Peccioli s'arendero a' Fiorentini.

[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 55, vol. 1, pag. 777.20: e incontanente i· rre fece strignere l'oste intorno alla città, e rizzarvi da diverse parti da XVIII difici, e cominciava a volere fare cave per abattere le mura...

1.4.2 Fogna.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 98.15: poi fece fare una grande cava sotto terra, dove tutte le brutture della città si raccogliessero...

1.5 Estens. Cavità sotterranea di varia ampiezza usata per lo più come dimora o riparo di uomini o di animali: spelonca; grotta; tana; buca.

[1] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 168.19: Quine è lo luogho della nattivitade e la cappella e l'altare dentro dalla cava della montangna.

[2] Palamedés pis., c. 1300, pt. 2, cap. 6, pag. 49.7: et dice che, come che avenire li debbia de lo scire di fuore di quella cava, ogiumai non vorrebbe elli non esservi venuto, ch'elli non vedesse queste grande meraviglie, che qui sono...

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 41, pag. 88.7: E se si truova alcuna grande spelunca, o cava profonda in alcuna montagna, non per man d'uomo, ma naturalmente fatta, l'animo degli uomini si smuove a paura, e a sospecione d'alcuno santuario, credendo, che gl'Iddii abitino là entro...

[4] Boccaccio, Caccia di Diana, c. 1334, c. 4.54, pag. 21: Così andando e mirandosi intorno, / due volpi vide, e ciascuna fuggendo / andava a fare a sua cava ritorno.

[5] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 62.5: Et chentu autri Chicopi hàbitannu in killa silva et in li auti munti, li quali fugendu tucti, eu guardu intru li diserti cavi di li besti salvagi et aguaitay intru li loru casi...

[6] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 12, ch., pag. 244.6: e così no cessano d'uscire l'acque de le grotte e delle cave de la terra mentre che ve n'hae entro.

[7] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 26.18, pag. 410: E i pesci, che pasciano per le rive / nel dolce tempo, ne' pelaghi vanno / per le gran cave e per le conche prive.

[8] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 139, pag. 441.22: e allora, purgata la via e aperta l'uscita della sua cava, la quale per ventura le piove del verno e' piedi degli animali aveano riturata, a piena schiera tutte [[le formiche]] escon fuori...

1.6 [Specif.:] buca dell'inferno, bolgia. Estens. Inferno.

[1] Gl Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 10, pag. 253.24: Aquest David fo una de le perne que Christ trais de la cava preunda, zo est enfern, o' tuit li patriarche e li prophete erun enclos.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 29.18, vol. 1, pag. 491: Parte sen giva, e io retro li andava, / lo duca, già faccendo la risposta, / e soggiugnendo: «Dentro a quella cava / dov'io tenea or li occhi sì a posta, / credo ch'un spirto del mio sangue pianga / la colpa che là giù cotanto costa».

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 82, pag. 223.28: Vergilio ha divisata la pregione dello 'nferno, e dice, ch'ell'è una contrada coperta di notte perpetua, ove stà il portinajo grande, e spaventevole, che giace sopra l'ossa mezze rose da lui in una orribile cava, e spaventa l'anime.

1.7 Fig.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 70, col. 2.21: acciocchè quanto la cava dell'umilità sarà maggiore tanto sarà più atta a ricevere più ampia grazia.

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 21.1, pag. 93: Perchè non caggi ne l'oscure cave / Dove l'animo tuo par che vacille, / Piacemi di prestarti alcune stille / Del mio secreto fonte più soave.

2 [Miner.] Scavo per l'estrazione dei metalli o di materiale da costruzione. Estens. Luogo ove si estrae tale materiale; giacimento minerario. Cava delle pietre, cava del marmo.

[1] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 210.11: Bene è vero che a Roma à assai novelli chavalieri e uomini di grande agio, sì ch'apena tutto i lengniame dele foreste e tutte le chavedele pietre possono fornire i loro palagi, i loro navili e le loro logie...

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 23, pag. 49.26: La vena del vile metallo si truova sanza fare profonda cava...

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 312.25: come sarebbe di trovare avere e tesoro o nelle propie cave e miniere, o in sepolcri o in altri luoghi nascosi, i quali al diavolo sono tutti manifesti...

[4] Doc. fior., 1358-59, pag. 125.5: Mandarono Giovanni di Lapo Ghini chapo maestro di questa opera a Siena e a la chava del marmo nel chontado di Siena...

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 70.7: e hannone molte cave, e hanno abondanza di perle bianche e dele vermiglie e di pietre di più ragioni...

3 [Per errore di traduzione o fraintendimento dell'originale].

[1] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Lc 5, vol. 9, pag. 317.4: [4] E come ristette di parlare, disse a Simone: va nell'alto mare infra la cava, e gittate le vostre reti a' pesci. || Cfr. Lc, 5.4: «Duc in altum et laxate retia vestra in capturam».

[u.r. 18.12.2022]