0.1 chercìa, chericia, chericìa, chericía, chieresia, chierexia, chiericia, chierisia, chierixia, clericia, clerisia, gheresia, jerexia.
0.2 Fr. clergie (DEI s.v. chieresia).
0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Fiore, XIII u.q. (fior.); Doc. pist., 1300-1.
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.).
In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, XIV.
0.5 Per la rispondenza del sett. -esìa al tosc. -icìa: cfr. AGI, XVI, p. 409.
Locuz. e fras. studiare in chiericia 2.1.
0.7 1 [Eccles.] Il complesso dei chierici di un determinato luogo; gerarchia ecclesiastica, clero. 1.1 [Eccles.] Uomo di chiericia: uomo che appartiene al clero, sacerdote. 2 Scienza dei chierici, studio delle lettere. Estens. Complesso delle dottrine, scienza. 2.1 Fras. Studiare in chiericia: darsi agli studi. 3 [Eccles.] Condizione di chierico, sacerdozio.
0.8 Rossella Mosti 25.03.2002.
1 [Eccles.] Il complesso dei chierici di un determinato luogo; gerarchia ecclesiastica, clero.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 7 rubr., pag. 165.3: Nel quale dice che i figliuoli dei gentili uomini e maggiormente quelli dei re e dei prenzi debbono apprendere le scienze della chericia, ciò sono, morali, naturali e matematice.
[2] Doc. pist., 1300-1, pag. 246.3: Diedi alla chericia di Pistoia [[...]] lb. ij s. xiij d. vj...
[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 22.33: e ello, per Longobardia e per Tuschana potente mente vignando a Roma, del papa, dela chieresia et del puovolo da Roma honorevol mente el fo recevudo e coronado in imperador...
[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.110, pag. 442: De lo peccao de simonia / tuti è tacâ la jerexia...
[5] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 7, pag. 39.17: e in prima miser san Petronio fe' recogliere tuta la chierexia e fe' una processione, parandose in modo pontificale.
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 92, vol. 1, pag. 551.10: e essendo l'arcivescovo di Pisa in sul ponte parato con tutta la chericia per fare all'armata la sua benedizione, la mela e la croce ch'era in su l'antenna dello stendale cadde...
[7] Cronaca sen.(1202-1362), c. 1362, pag. 133.9: Chome el chardinale miser Giovanni Orsini venne a Siena, e tuta la chiericia se gli fece incontra, a dì primo di marzo.
[8] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 24.13, pag. 156: E vidi allor tra la mia chericia / la discordia tal, che funno eletti / più papi, di che nacque gran resia.
[9] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 4.3.16, pag. 14: misser lo veschovo de Modena cum la soa gheresia / a Yhesu Christo sempre recommandà ge sia.
[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 26, pag. 228.17: Allora lo capitanio costrenze la clericia a celebrare. Celebrano li moiti essenno interditti, quattordici chierici religiosi, sette seculari.
[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 9, pag. 34.27: Congregà lo vescovo tuta la chieresia...
1.1 [Eccles.] Uomo di chiericia: uomo che appartiene al clero, sacerdote. || In opposizione a uomo d'arme.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 110, vol. 1, pag. 575.9: messer Guiglielmino degli Ubertini di Valdarno, che allora era vescovo d'Arezzo, e era più uomo d'arme che a onestà di chericia...
2 Scienza dei chierici, studio delle lettere. Estens. Complesso delle dottrine, scienza.
[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 3, vol. 3, pag. 216.6: Buone cose sono chiamate quelle che sono comuni a noi ed alle bestie, sì come sanità, beltà, ed altre bontà del corpo; migliori sono quelle dell'anima, sì come è chericia e scienza, e le altre che migliorano l'anima per necessità...
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 49, pag. 273.21: Tutto suo tempo voleva cambiar in chericía o in cavallaría senza l'uopere di bere e di mangiare e di sollazzare.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 7, vol. 3, pag. 306.12: Abbianne fatta memoria, perché pochi cardinali o papa sono stati in tanta città com'è Firenze, per lo poco studio che' Fiorentini fanno fare a' loro figliuoli in chericia, a lloro difetto.
2.1 Fras. Studiare in chiericia: darsi agli studi.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 114.6, pag. 230: Od altro pover c[h]'avesse corag[g]io / Di volere studiar in chericia, / Gran merced'è a farli cortesia / Insin ch'e' sia de la scienza sag[g]io.
3 [Eccles.] Condizione di chierico, sacerdozio.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 57, vol. 2, pag. 103.6: e quand'ella fue in età, si giacque co· llei, e ebbene uno figliuolo chiamato Gianni; e per coprire la vergogna di lui e della damigella lasciòe la chericia, e sposò la contessa Margherita a moglie...
[u.r. 26.10.2020]