CIANCIONE s.m.

0.1 ciancioni.

0.2 Da cianciare.

0.3 Boccaccio, Decameron, c. 1370: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 A Doc. sen., 1329 (?): Nuccio di Ciancione.

0.7 1 Litania, lunga sequenza di parole (rozze e da poco, senza senso?).

0.8 Roberta Cella 21.08.2000.

1 Litania, lunga sequenza di parole (rozze e da poco, senza senso?). || Branca, p. 791 n. 3: «accrescitivo di ciance: e quindi cose da poco e sciocche, ciance grossolane».

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 1, pag. 447.25: [[i frati]] gl'insegnavano di buone orazioni e davangli il paternostro in volgare e la canzone di santo Alesso e il lamento di san Bernardo e la lauda di donna Matelda e cotali altri ciancioni, li quali egli avea molto cari e tutti per la salute dell'anima sua se gli serbava molto diligentemente.

[u.r. 16.03.2009]