CIVANZA s.f.

0.1 civanza.

0.2 Fr. ant. chevance (DEI s.v. civanzare).

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

N Att. solo fior.

0.7 1 [Econ./comm.] Avanzo utile di un contratto di tipo usuraio. Estens. Il detto contratto. 1.1 Guadagno, vantaggio.

0.8 Elisa Guadagnini 30.09.1999.

1 [Econ./comm.] Avanzo utile di un contratto di tipo usuraio. Estens. Il detto contratto.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 49, vol. 3, pag. 414.11: E venne meser Mastino in persona a Ferrara, e llà si diè fine al detto accordo per LXVm di fiorini d'oro, quitando tutto all'uscita del mese di settembre, promettendolo di pagare infra due mesi. La quale civanza del detto pagamento si trovò in Firenze di presente per uno ordine ch'allora si fece per lo Comune...

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 32, pag. 76.22: e hanno battezzata l'usura in diversi nomi, come dono di tempo, merito, interesso, cambio, civanza, baroccolo, ritrangola e molti altri nomi...

1.1 Guadagno, vantaggio.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II. 10, pag. 171.30: E ancor vi dico più: che quando costui mi lascerà, che non mi pare a ciò disposto dove io voglia stare, io non intendo per ciò di mai tornare a voi, di cui, tutto premendovi, non si farebbe uno scodellino di salsa, per ciò che con mio grandissimo danno e interesse vi stetti una volta: per che in altra parte cercherei mia civanza.

[u.r. 03.11.2020]