CIVANZARE v.

0.1 civanza, civanzandosi, civanzarsi, civanzò.

0.2 Da civanza.

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Rifornire. 2 Pron. Trar profitto, arricchirsi. 2.1 Estens. Provvedere a sé.

0.8 Elisa Guadagnini 30.09.1999.

1 Rifornire.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 35, vol. 2, pag. 565.3: e ciò fece perché i mercatanti non si partissono di Pisa, e per avere maggiore entrata, e i Pisani civanza di moneta.

2 Pron. Trar profitto, arricchirsi.

[1] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 56.6: Vivendo il padre, n'andò a Vignone; e ivi civanzandosi, s'accompagnò in tenere tavola di cambio con Giovanni Perini, e facea bene i fatti suoi.

2.1 Estens. Provvedere a sé.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III. 3, pag. 193.13: - Io intendo di raccontarvi una beffa che fu da dovero fatta da una bella donna a uno solenne religioso, tanto più a ogni secolar da piacere, quanto essi, il più stoltissimi e uomini di nuove maniere e costumi, si credono più che gli altri in ogni cosa valere e sapere, dove essi di gran lunga sono da molto meno, sì come quegli che, per viltà d'animo non avendo argomento come gli altri uomini di civanzarsi, si rifuggono dove aver possano da mangiar, come 'l porco.

[u.r. 16.03.2009]